Stefano Andreani – Tristezza
È quando speri e vorresti essere qualcosa in più che ti rendi conto in fondo di non essere nessuno.
È quando speri e vorresti essere qualcosa in più che ti rendi conto in fondo di non essere nessuno.
Parlare al silenzio. Quando si è disperati lo si fa, si parla al silenzio.
Ogni sofferenza che hai vissuto farà si che ogni momento bello lo sia ancora di più.
Non pensare che il tuo sorriso si sia smarrito solo perché le tue labbra non sorridono, perché è dentro a te che vive insieme al tuo cuore, non pensare che le braccia siano leggere prive dalla voglia di abbracciare perché ora stanno abbracciando te, non pensare che i tuoi occhi non hanno luce perché ora quella luce che hai risplende nelle stelle, non pensare che la tua anima sia sola, sofferente, pensierosa perché ora sta correndo in silenzio verso un orizzonte di luce, non pensare che il tuo corpo ora stia sentendo freddo perché è riscaldato da un fuoco di passione che puoi trovarlo nelle persone che ami, non pensare che le tue mani non vogliano vivere insieme ad un’altra perché ora sono ferme, ma solo aspettano che siano prese inaspettatamentenon pensare che il tuo mondo sua buio, ma solo che alla fine di un temporale c’è sempre l’arcobaleno e allora lì sentirai un brivido che ti darà tutto ciò che ti sembra aver smarrito.
Ci sono lacrime che neanche la pioggia riesce a nascondere!
La differenza tra un realista e un sognatore: il primo si ferma e riflette anche solo per un piccolo dettaglio, il secondo è già volato oltre senza porsi limiti. E questo è vivere.
Le delusioni non ci fortificano, le delusioni ci rendono fragili. È l’amore che ritroviamo in seguito a una ferita interiore, il raggiungimento di un traguardo che pensavamo di non poter più raggiungere, è questo a renderci forti. È la fragilità stessa a renderci forti, non la delusione in sé.