Stefano Comalli – Solidarietà
Se la grammatica insegnasse che come prima ed unica persona ci fosse “noi”, e non “io”, allora al mondo ci sarebbe più unanimità e meno ego.
Se la grammatica insegnasse che come prima ed unica persona ci fosse “noi”, e non “io”, allora al mondo ci sarebbe più unanimità e meno ego.
– Vedi quei due extracomunitari?- No, quali?Io vedo solo due uomini.
Nella vita di cose ne ho viste molte, ma quelle che mi hanno fatto più male, che mi hanno lasciato un segno quasi indelebile dentro è stato tutto ciò che toccava da vicino l’innocenza dei bambini, spegnendo per sempre il loro sguardo intenso e innocente.
Una schiera d’Angeli veglia su quello che fai per il bisognoso.
Il Signore è più vicino ai poveri, ai sofferenti, agli emarginati: Egli risplende attraverso di loro. Non avere amore per questi ultimi, significa non amare il Signore.
L’empatia è il seme della solidarietà.
Per quanto una persona buona possa soffrire, aprirà sempre la porta del proprio cuore a chi busserà nel momento del bisogno, perché il suo amore è più grande del suo dolore.