Stefano Cuccuini – Vita
A che serve morire se gli altri continuano a vivere a che serve vivere se gli altri continuano a morire.
A che serve morire se gli altri continuano a vivere a che serve vivere se gli altri continuano a morire.
Penso che una persona sia veramente libera quando è capace di declinare un invito senza dover dare nessuna spiegazione, né inventare una scusa.
L’arma più potente nelle mani di un oppressore è la mente degli oppressi.
Anche se dette con l’intenzione di ferire l’altro le parole restano sempre pallottole senza la pistola.
Nella vita non guardare la distanza dalla partenza al arrivo, ma godi tela nel tragitto che farai.
Andare alla ricerca di una legge basilare è una sciocchezza e ancor più lo è reperirla. Un povero spirito decide che l’intero corso della storia umana può essere spiegato in termini di insidiose rotazioni di segni zodiacali o di lotta tra pance piene e pance vuote; assume un puntiglioso filisteo nel ruolo di collaboratore di Clio, e dà inizio ad un’attività commerciale all’ingrosso di epoche e di masse; e allora guai al privato individuum, con la sua povera doppia u, con i suoi disperati “ehi voi” nel folto delle ragioni economiche. Per fortuna, tali leggi non esistono: un mal di denti farà perdere una battaglia, una pioggerella abolirà un’insurrezione. Tutto sguscia via, tutto dipende dal caso, e del tutto vani sono stati gli sforzi in contrario di quell’acido borghese in pantaloni vittoriani a quadri, autore di Das Kapital, frutto dell’emicrania e dell’insonnia.
Esistere è bene: tutto ciò che pensiamo, immaginiamo, sogniamo, tocchiamo, vediamo, sentiamo, intuiamo, in qualche modo e in qualche luogo, esiste. Tutto è bene: il Male in senso assoluto non esiste: esso è solo la nostra mancata percezione del Bene legato all’esistenza.