Stefano Del Degan – Felicità
Uomo, non inseguire la felicità nell’abbondanza di un raccolto, perché è quando spargi i suoi semi che la cogli veramente.
Uomo, non inseguire la felicità nell’abbondanza di un raccolto, perché è quando spargi i suoi semi che la cogli veramente.
Mi sono chiesta tante volte se la felicità ha un numero, un indirizzo, un cap, una residenza specifica. Mi sono chiesta se esista davvero. Mi sono chiesta se c’è un treno che ha come meta e rotta questa fantomatica parola. Come sempre, ho solo una risposta da esternare e da pronunciare a voce bassa: la felicità non è altro che seminare sorrisi in un prato dove erbacce e gramigna risiedono incontrastate senza rinunce. La felicità è fare un patto col destino, mentre desiderio e volontà si abbracciano e si amano, sotto questo cielo di mille contrasti e di acerbe contraddizioni e consapevolezze. Ecco cos’è la felicità: è amarsi incondizionatamente, è credere che qualcuno da qualche parte possa amarti davvero per quello che sei. La felicità è trovarsi sopra un precipizio, pronta a cadere ma anche pronta ad aggrapparsi alla speranza, quella speranza che ti tiene su mentre scivoli giù in quel dirupo di cattiverie. La felicità è essere pronti a mettere le ali e a volare, in qualsiasi momento, protetti indistintamente da ciò che si ha nel cuore.
Non è vero che i soldi non fanno la felicità, i soldi fanno la felicità.
Uomo, oggi inganni il tuo pellegrinare nel tempo coprendoti nell’operosità, indugiando indifferente agli incanti dell’esistenza.
Molte volte è un bene che qualcuno ci scuota un po’. Evidenziando dove e perché sbagliamo. Ci serve per migliorare quei punti, che senza accorgercene incoscientemente e involontariamente sbagliavamo. E per questo io ringrazio tutti coloro che gentilmente ed educatamente mi fanno notare i miei sbagli. Perché sbaglio anch’io essendo un/a comune mortale come tanti. Li ammiro molto! Li stimo, perché con il loro fare “leale e autentico” riescono a tirare fuori il meglio di me. Grazie!
Il massimo della felicità:aggiungere alla nostrala felicità degli altri…
Non c’è prospettiva migliore della propria felicità, essa ti raggiungerà quando avrai rinunciato al superficiale e avrai concentrato la tua attenzione sul essenziale!