Stefano Del Degan – Vita
La vita è un viaggio, ma il solo viaggiare non è vivere.
La vita è un viaggio, ma il solo viaggiare non è vivere.
Se riuscissimo semplicemente a vivere, senza bisogno continuamente di affermarci, di pretendere, di controbattere, di essere aggressivi, ma imparassimo a sorridere, ad accettare, ad aprire il nostro cuore, la vita sarebbe semplicemente stupenda.
Più accendi la luce, più la lampadina tende a fulminarsi. Più scavi nella terra, più la terra scompare da sotto i tuoi piedi. Più parli con la tua bocca, più senti gli altri imitare la tua voce.
Stropicciai la malinconianutrendomi di versi e sonettie m’arrampicai alla poesiainebriandomi d’estasi.
La candela che illuminava le mie giornate si è spenta.Ora è buio e non riesco a vedere più niente intorno a me.
Ideali, fantasie, pensieri, meditazioni, sogni… tutto un’evanescenza, ma in fondo, lo è anche l’uomo stesso.
Quella bellezza che non sanno creare né la natura né l’arte, e che si dà soltanto quando queste due s’uniscono; quando all’abborracciato e spesso ottuso lavoro dell’uomo viene a dar l’ultimo colpo di cesello la natura, e alleggerisce le masse pesanti, toglie la cruda regolarità conferisce un meraviglioso tepore a ciò che fu concepito nel gelo della spoglia, rigida esattezza.
Se riuscissimo semplicemente a vivere, senza bisogno continuamente di affermarci, di pretendere, di controbattere, di essere aggressivi, ma imparassimo a sorridere, ad accettare, ad aprire il nostro cuore, la vita sarebbe semplicemente stupenda.
Più accendi la luce, più la lampadina tende a fulminarsi. Più scavi nella terra, più la terra scompare da sotto i tuoi piedi. Più parli con la tua bocca, più senti gli altri imitare la tua voce.
Stropicciai la malinconianutrendomi di versi e sonettie m’arrampicai alla poesiainebriandomi d’estasi.
La candela che illuminava le mie giornate si è spenta.Ora è buio e non riesco a vedere più niente intorno a me.
Ideali, fantasie, pensieri, meditazioni, sogni… tutto un’evanescenza, ma in fondo, lo è anche l’uomo stesso.
Quella bellezza che non sanno creare né la natura né l’arte, e che si dà soltanto quando queste due s’uniscono; quando all’abborracciato e spesso ottuso lavoro dell’uomo viene a dar l’ultimo colpo di cesello la natura, e alleggerisce le masse pesanti, toglie la cruda regolarità conferisce un meraviglioso tepore a ciò che fu concepito nel gelo della spoglia, rigida esattezza.
Se riuscissimo semplicemente a vivere, senza bisogno continuamente di affermarci, di pretendere, di controbattere, di essere aggressivi, ma imparassimo a sorridere, ad accettare, ad aprire il nostro cuore, la vita sarebbe semplicemente stupenda.
Più accendi la luce, più la lampadina tende a fulminarsi. Più scavi nella terra, più la terra scompare da sotto i tuoi piedi. Più parli con la tua bocca, più senti gli altri imitare la tua voce.
Stropicciai la malinconianutrendomi di versi e sonettie m’arrampicai alla poesiainebriandomi d’estasi.
La candela che illuminava le mie giornate si è spenta.Ora è buio e non riesco a vedere più niente intorno a me.
Ideali, fantasie, pensieri, meditazioni, sogni… tutto un’evanescenza, ma in fondo, lo è anche l’uomo stesso.
Quella bellezza che non sanno creare né la natura né l’arte, e che si dà soltanto quando queste due s’uniscono; quando all’abborracciato e spesso ottuso lavoro dell’uomo viene a dar l’ultimo colpo di cesello la natura, e alleggerisce le masse pesanti, toglie la cruda regolarità conferisce un meraviglioso tepore a ciò che fu concepito nel gelo della spoglia, rigida esattezza.