Stefano Gentilini – Filosofia
Chissà se sono le cose che cambiando cambiano noi oppure se siamo noi, cambiando, a cambiare le cose.
Chissà se sono le cose che cambiando cambiano noi oppure se siamo noi, cambiando, a cambiare le cose.
È nel Fuoco che arde la fiamma della mia Passione… è nel Ghiaccio che cerco rifugio al mio Dolore.
C’è che ci sono troppe cose che noi diamo per ovvie per semplice esercizio d’esorcismo, per quella paura rinnegata che non sia davvero così, e che la mancanza di quelle cose ci faccia sentire lontani da ogni possibile futuro che immaginiamo. Ed in tutto questo manchiamo di scoprire quanta sorpresa contenga l’incostanza, la distrazione, quegli attimi che rompono la quotidianità per spalancare, suggerire, far brillare un avvenire diverso e invitante, di toccare per un attimo il migliore dei futuri.
Lei ha scritto che la memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, nel futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente.
Mio nonno diceva, che se avesse alla fine capito che cosa stava a fare, sarebbe stato troppo tardi, perché stava per andare.
Un enigma non rivela mai la sua identità, ma quando si manifesta è allora che scopri la sua bellezza.
L’uomo è metà terra e metà cielo: il corpo lo attira alle nude zolle, l’anima lo solleva al cielo. Da qui deriva la sua infelicità di volare solo come un aquilone.