Stefano Gentilini – Libertà
Tagliare i fili da ciò che ci rende stupidamente liberi ci fa capire di essere sempre marionette nelle nostre stesse mani.
Tagliare i fili da ciò che ci rende stupidamente liberi ci fa capire di essere sempre marionette nelle nostre stesse mani.
La notte mi permette di scorgere una vita fatta di calde luci artificiali, mi protegge con la sua ombra dalla normalità del giorno, dove tutto è (in)visibile e così tremendamente troppo reale.
Sempre più spesso la libertà delle persone è soffocata dal pensiero dominante degli altri.
C’è nella limpidezza di un cielo azzurro un senso di libertà impagabile. Sulla fronte delle montagne vi è il respiro fresco della gioia. Fra i colori e le voci della gente al mercato c’è il volto autentico del giorno che palpita. In un raggio di sole si può leggere la poesia della vita. Non perdetevi tutto questo per poter stare al passo con la fretta, perché essa brucia il tempo e tutto ciò che contiene e toglie all’occhio la bellezza dell’istante.
Ormai manca poco al nuovo anno, pensa in un interminabile secondo che separa il vecchio dal nuovo, quanti frammenti ti vita ci sono. Quante vite frammentate, quante vite in frantumi. Quanta eternità sparsa nel tempo e nello spazio c’è in quel secondo. Un secondo dove tutto muore per rinnovarsi.
È meglio conoscersi per amare invece che amare per conoscersi.
L’oscurità non è la mancanza di luce, ma la mancanza di prospettiva di ciò che significa veramente vivere. L’oscurità non è la mancanza di luce, ma l’incapacità di spaventare il buio.