Stefano Gentilini – Società
Quando i razzisti avranno finito le persone da odiare perché considerati “diversi” da loro, inizieranno ad odiarsi a vicenda.
Quando i razzisti avranno finito le persone da odiare perché considerati “diversi” da loro, inizieranno ad odiarsi a vicenda.
Un’epoca di guai quella in cui i fiori non vengono visti né colti. Ma gettati rifioriranno. Sempre.
La scuola è quella istituzione che ti insegna come devi comportarti, ma non come devi vivere.
Si può definire la legge come l’unione di chi comprende e vede lontano contro chi vede solo ciò che ha vicino. I primi devono costringere i secondi a compiere ciò che è nel loro interesse. Ma non è nell’interesse dei miopi, per farli felici contro la loro volontà, bensì nell’interesse della comunità. La legge è l’arma indispensabile dell’intelligenza contro la stupidità.
Gli ignoranti vanno usati con cautela e agli analfabeti dev’essere proibito il compito della propaganda.
Tra le cose ritenute giuste dalla legge, quelle che sono comprovate come vantaggiose ai rapporti sociali reciproci devono essere considerate giuste, se appaiono così a tutti. Ma se qualcuno pone una legge che non risulti vantaggiosa ai rapporti sociali reciproci, essa non ha più la natura del giusto. Se poi ciò che è stato ritenuto in conformità con la giustizia venga a cambiare, ma per un certo tempo sia conforme alla prenozione del giusto, esso era nondimeno giusto per quel periodo di tempo rispetto a quelle persone che non si disturbano per vane chiacchiere ma guardano ai fatti.
È proprio vero che l’uomo è un animale sociale: spesso infatti necessita del contatto con il proprio gregge.