Stefano Gentilini – Stati d’Animo
Casa non è dove vivi, ma chi ti aspetta.
Casa non è dove vivi, ma chi ti aspetta.
Amo il silenzio della notte, amo contemplare il cielo, la luna luminosa, il brillare delle stelle. Mi fanno sentire la serenità nel cuore. Mentre pensieri e sogni iniziano la loro danza.
Nella rassegnazione c’è pur sempre un po’ di pace nel cuore.
In quel posto chiamato cuore si scrive la storia che ti distingue dagli altri. Scriverai il libro della tua vita quando avrai trovato la forza di sperare; non bastano nuovi pensieri per rinnegare ciò che sei stato e se un po’ di coraggio ti resta ritroverai tutto quel che hai costruito. Le pagine strappate dal cuore resteranno a vagare nel vento. Non ascoltare ciò che sibila il vento sarà la voce di un vecchio tormento; pagine che indietro non potranno tornare anche se l’anima resta a guardare.
Prediligo l’eleganza di chi sa indossare l’abito del silenzio, a lasciar decantare sconforto e delusioni; di chi sa camminare tra ipocrisie e incomprensibili motivi, su vertiginosi tacchi, per non scendere a certi bassi livelli. L’eleganza di chi evita di offrire miseri e volgari spettacoli, mandando in scena il peggio di sé. Per difendere il nostro meglio, abbiamo solo bisogno di masticare eleganza, lasciando sfumare l’impeto. E dal silenzio, poi, nasceranno parole, cariche di tutti i propri perché e assai più raffinate di quel veleno di parole che alcuni sputano fuori, senza pensarci neppure un solo istante.
Forse non sai quel che darei perchè tu sia felice… vorrei rinascere per te e cominciare insieme come se non sentissi più dolore… perdona e dimenticherai.
Le lacrime sono sempre un’emozione. Di dolore, felicità o sollievo… sempre un’emozione.
Amo il silenzio della notte, amo contemplare il cielo, la luna luminosa, il brillare delle stelle. Mi fanno sentire la serenità nel cuore. Mentre pensieri e sogni iniziano la loro danza.
Nella rassegnazione c’è pur sempre un po’ di pace nel cuore.
In quel posto chiamato cuore si scrive la storia che ti distingue dagli altri. Scriverai il libro della tua vita quando avrai trovato la forza di sperare; non bastano nuovi pensieri per rinnegare ciò che sei stato e se un po’ di coraggio ti resta ritroverai tutto quel che hai costruito. Le pagine strappate dal cuore resteranno a vagare nel vento. Non ascoltare ciò che sibila il vento sarà la voce di un vecchio tormento; pagine che indietro non potranno tornare anche se l’anima resta a guardare.
Prediligo l’eleganza di chi sa indossare l’abito del silenzio, a lasciar decantare sconforto e delusioni; di chi sa camminare tra ipocrisie e incomprensibili motivi, su vertiginosi tacchi, per non scendere a certi bassi livelli. L’eleganza di chi evita di offrire miseri e volgari spettacoli, mandando in scena il peggio di sé. Per difendere il nostro meglio, abbiamo solo bisogno di masticare eleganza, lasciando sfumare l’impeto. E dal silenzio, poi, nasceranno parole, cariche di tutti i propri perché e assai più raffinate di quel veleno di parole che alcuni sputano fuori, senza pensarci neppure un solo istante.
Forse non sai quel che darei perchè tu sia felice… vorrei rinascere per te e cominciare insieme come se non sentissi più dolore… perdona e dimenticherai.
Le lacrime sono sempre un’emozione. Di dolore, felicità o sollievo… sempre un’emozione.
Amo il silenzio della notte, amo contemplare il cielo, la luna luminosa, il brillare delle stelle. Mi fanno sentire la serenità nel cuore. Mentre pensieri e sogni iniziano la loro danza.
Nella rassegnazione c’è pur sempre un po’ di pace nel cuore.
In quel posto chiamato cuore si scrive la storia che ti distingue dagli altri. Scriverai il libro della tua vita quando avrai trovato la forza di sperare; non bastano nuovi pensieri per rinnegare ciò che sei stato e se un po’ di coraggio ti resta ritroverai tutto quel che hai costruito. Le pagine strappate dal cuore resteranno a vagare nel vento. Non ascoltare ciò che sibila il vento sarà la voce di un vecchio tormento; pagine che indietro non potranno tornare anche se l’anima resta a guardare.
Prediligo l’eleganza di chi sa indossare l’abito del silenzio, a lasciar decantare sconforto e delusioni; di chi sa camminare tra ipocrisie e incomprensibili motivi, su vertiginosi tacchi, per non scendere a certi bassi livelli. L’eleganza di chi evita di offrire miseri e volgari spettacoli, mandando in scena il peggio di sé. Per difendere il nostro meglio, abbiamo solo bisogno di masticare eleganza, lasciando sfumare l’impeto. E dal silenzio, poi, nasceranno parole, cariche di tutti i propri perché e assai più raffinate di quel veleno di parole che alcuni sputano fuori, senza pensarci neppure un solo istante.
Forse non sai quel che darei perchè tu sia felice… vorrei rinascere per te e cominciare insieme come se non sentissi più dolore… perdona e dimenticherai.
Le lacrime sono sempre un’emozione. Di dolore, felicità o sollievo… sempre un’emozione.