Stefano Gentilini – Stati d’Animo
Il rimpianto è una forma di morte perpetua che ti perseguiterà finché il passato avrà deciso di rincorrerti.
Il rimpianto è una forma di morte perpetua che ti perseguiterà finché il passato avrà deciso di rincorrerti.
Sopraffatto dalla grandiosità dell’universo si rifugiava nelle piccinerie quotidiane.
Quante emozioni sono nascoste nei nostri cuori. C’è chi le tiene per se, e c’è chi invece vorrebbe gridarle al mondo intero per dire semplicemente, ci sono anch’io!
Preferisco errare e raccogliere ciò che semino con la mia testa, invece di affannarmi a credere in qualcosa creduto da altri!
Si può sopportare il dolore da soli, ma ci vogliono due persone per provare gioia.
Una preghiera inversa di voglie al contrario, con le richieste sottosopra, le mani giunte dietro alla schiena, il cuore a destra, bisogni superflui, poco esistenziali, spesso, biechi. Offro le spalle come saluto. Non mi genufletto e mi crocifiggo da sola. Espio. Confesso. Non mi assolvo. Mi faccio carne. Pietanza da divorare alla mercè di cannibali incontrati in strada. Ovunque. Rientro in me, monastica, nei chiostri rassicuranti della solitudine strutturale, in ritiro spirituale, sabbatico.
Scusa, scusa, scusa; possibile passare la vita a scusarsi? Di cosa poi? Sono quello che sono, non si può certo chiedere ad un gatto di abbaiare o al ghiaccio di scaldare.