Stefano Gentilini – Tristezza
Puoi dimenticare il dolore, ma non di aver sofferto.
Puoi dimenticare il dolore, ma non di aver sofferto.
Non piango perché sono più forte. Non piango perché ho paura di non riuscire più a smettere.
Ed io a volte tenace, sognatrice tra i labirinti della vita, testarda come un mulo, ho una lingua tagliente ed uno sguardo che sa fulminare eppure molte volte così logica da farmi paura. Io che parlo d’amore, descrivo la passione ed i tormenti dell’anima. Io che so parlare non riesco a spiegare le mie paure all’unico uomo che amo.
C’è sempre un giorno, un normalissimo giorno in cui ti accorgi di non avere più neanche un sorriso da regalare uno sguardo da incrociare una parola da sussurrare. È il giorno del dolore.
Il lento deterioramento non desta sospetto perché si dilegua alla nostra coscienza, ma ci conduce verso un destino di sofferenza.
Delle grandi cose che vedo non provo il minimo piacere perché so che sono meravigliose, ma non lo sento.
A volte si tenta di avvicinarsi a qualcuno e ciò che si ottiene in cambio è uno schiaffo ben assestato.