Stephenie Meyer – Desiderio
Guardarlo negli occhi mi faceva sentire sempre straordinaria, tanto leggera che quasi non sentivo più le ossa. Mi girava anche un po’ la testa, forse perché mi ero dimenticata di respirare. Di nuovo.
Guardarlo negli occhi mi faceva sentire sempre straordinaria, tanto leggera che quasi non sentivo più le ossa. Mi girava anche un po’ la testa, forse perché mi ero dimenticata di respirare. Di nuovo.
Vorrei un ristorante in cui si serva: Un piatto di serenità. Un secondo di tranquillità. Un contorno di fiducia. Un prosecco di amore. E perché no, già che ci siamo, un sorbetto alla felicità.
Non ho mai pensato che per sedurre fossero necessari la mente o il corpo. A me è bastato mostrarti il cuore.
Della lotta con te, come di bere quando ho sete, così ho il desiderio.
Del passato non rimpiango tanto i desideri irrealizzati, quanto il coraggio che non mi è bastato a realizzarli.
L’attesa impaziente non è altro che il desiderio di quello che ci manca.
“Allora ci vediamo più tardi” dissi, cercando ancora di essere disinvolto, lo sguardo basso fisso…