Io ed Edward non ci eravamo scambiati un’ultima scena tragica di addio, e non era nei miei programmi. Pronunciare quella parola equivaleva a renderla definitiva. Sarebbe stato come scrivere la parola fine sull’ultima pagina di un manoscritto.
Un libro è la forma d’amore puro, tra chi sa condividere e chi immaginare.
Certe parole, per cancellarle, non basta fare click sulla x… Certe parole non si cancellano… Restano, impresse a fuoco, mute testimoni di una verità taciuta.
Solo un libro secerne il valore della solitudine simultaneamente al profumo della compagnia.
Non sono io l’arma, allora, pensò. Il cuore gli si riempì di gioia e sollievo, e gli venne voglia di unirsi a Sirius che, passando davanti alla loro porta per andare dall’Ippogrifo, cantava a squarciagola: “tu scendi dalle stelle, o fierobe-e-ecco”.
Un uomo che prima ha guardato nella nebbia un filo d’erba della steppa e l’ha scambiato per un albero, non può più, dopo aver riconosciuto il filo d’erba, vedere in esso un albero.
Un racconto è una macchina per generare interpretazioni.