Stephenie Meyer – Libri
Restava solo una persona. In realtà era sempre stata l’unica.
Restava solo una persona. In realtà era sempre stata l’unica.
Lei mi guardò, sussultando di nuovo mentre sembrò che mi materializzassi attraverso la nebbia. E poi la sorpresa dei suoi occhi si trasformò in qualcos’altro, e non fui più spaventato, o speranzoso, che i suoi sentimenti nei miei confronti nel corso della notte fossero cambiati. Calore, meraviglia, fascino, nuotarono nei suoi occhi di cioccolato fuso.
Prima o poi, l’oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo.
Quando mio padre cospirava, non era per l’Imperatore, ma contro i Borboni, perché mio padre aveva in sé questo di terribile, che non combattè mai per le utopie non realizzabili, ma per le cose posibili, e applicò alla riuscita di queste le terribili teorie della Montagna, senza indietreggiare di fornte a qualunque ostacolo.
Quando nei miei lontani viaggi, allorché ero ancora un uomo, e quando quest’uomo libero e possente dava ad altri uomini dei comandi, che erano eseguiti, ho veduto il cielo coprirsi, il mare fremere e mormorare, l’uragano nascere da un punto del cielo, e come un’aquila gigantesca battere colle sue ali i due orizzonti, e allora io sentivo che il mio vascello non era che un rifugio impotente, poiché, leggero come una piuma nella mano del gigante, tremava e rabbrividiva.Ben presto al rumore del vento fischiante, delle montagne d’acqua che si rovesciano sulla mia testa, il rumore spaventevole delle onde, l’aspetto degli scogli mi annunziavano la morte, e la morte mi spaventava, ed io facevo tutti gli sforzi per sfuggirla, e riunivo tutte le forze dell’uomo e tutta l’intelligenza del marinaio per lottare contro il cielo ed il mare!
L’esasperazione, la stanchezza, il male di vivere, spesso, portano a vedere negli altri, in coloro che ci stanno vicini, la causa di tutte le nostre difficoltà, dei nostri mali. È la via più facile, anche se non indolore, per sfuggire alla verità, alle umane, umanissime paure.Diventiamo ciechi nei confronti delle responsabilità e non ci accorgiamo che la vita è come ce la siamo costruita noi.Che cosa porta l’uomo a cercare fuori di se l’essenza della vita? Perchè è pronto a disperarsi nella solitudine o, peggio, tra le falsità, le meschinità, l’ipocrisia di uomini senza scrupoli, senza ideali. Assetati di fama e di potere?Perchè non sa riconoscere la propria potenzialità, la grandezza del suo essere, con i suoi limiti, le sue capacità? Perchè non crede in sè al di là di come gli altri lo giudicano, di come lui si giudica?Finche l’uomo non si accetta e non inizia un dialogo con se stesso, non troverà mai la serenità a cui anela, la pace interiore, la capacità di affrontare le tempeste della vita.(da “Alle porte della vita”)
… E così egli non saprà mai quanto io lo ami; e ciò non perché sia bello, Nelly, ma perché lui è più me di me stessa. Di qualunque cosa siano fatte le anime, certo la sua e la mia sono simili: e quella di Linton è invece tanto differente dalla nostra quanto lo è la luna da un lampo, o il ghiaccio dal fuoco.