Stephenie Meyer – Libri
Ma come hai potuto credermi? Dopo che ti avevo ripetuto migliaia di volte che ti amavo, come è stato possibile che una sola parola frantumasse la tua fiducia in me?
Ma come hai potuto credermi? Dopo che ti avevo ripetuto migliaia di volte che ti amavo, come è stato possibile che una sola parola frantumasse la tua fiducia in me?
Certe parole, per cancellarle, non basta fare click sulla x… Certe parole non si cancellano… Restano, impresse a fuoco, mute testimoni di una verità taciuta.
La letteratura è cannibalismo con la macchina da scrivere.
Il medico crede sempre di aver visto tutto nella sua professione, invece non è così. Il medico è convinto di conoscere il peggio, ma, invariabilmente, il peggio è ancora di là da venire. Perché c’è sempre qualcosa di più orrendo dell’orrendo.
Tornare a Kabul era come imbattersi in un vecchio amico e scoprire che la vita era stata impietosa con lui, privandolo di tutto.
Il lavoro come sempre lo annoiava. Così si era recato, la settimana precedente, al trasmettitore della nave e ne aveva allacciato i condotti agli elettrodi permanenti che uscivano dalla sua ghiandola pineale. I condotti avevano trasferito la preghiera al trasmettitore, e da lì la preghiera era passata al più vicino centro d’ascolto; la preghiera, in quei giorni, aveva fatto il giro della galassia, per finire (almeno lo sperava) su uno dei mondi divini.
È necessario comparare la vita ad uno slancio, perché nessun’altra immagine, tratta dal mondo fisico, vale a esprimerne con altrettanta approssimazione l’essenza. Tale è la mia vita interiore e tale è pure la vita in generale. Se, nel suo contatto con la materia, la vita è paragonabile a un impulso o a uno slancio, considerata in se stessa, essa è un’immensità di virtualità, un compenetrarsi reciproco di migliaia di tendenze: le quali, tuttavia, saranno “migliaia” solo quando verranno rese esteriori le une alle altre, ossia spazializzate. Allo stesso modo, di un sentimento poetico esprimentesi in strofe, in versi, in parole distinte, si può dire che esso conteneva in sé tale molteplicità di elementi particolari, e che tuttavia, chi l’ha prodotto è stata la materialità del linguaggio. Ma attraverso le parole, i versi, le strofe, circola l’ispirazione indivisibile che costituisce l’unità del poema.