Susan Randall – Arte
Chi è un pittore? Colui che con l’anima ne dipinge la poesia.
Chi è un pittore? Colui che con l’anima ne dipinge la poesia.
Dopo pulp e Tarantino, le scene di scalpo non fanno più scalpore.
Un medico può seppellire i propri errori, ma un architetto può solo consigliare al cliente di piantare dei rampicanti.
È nobile il cuore di chi regala un sorriso e ne nasconde la lacrima.
Un vero artista non sa spiegare la propria arte e un vero esperto non chiederà…
Se si parla di pittura sono d’obbligo Magritte, Permeke e, subordinatamente, Topor. Da evitare Picasso, e persino Pollok, forse anche Rauschenberg e Wahrol. Ammessi invece Kandinsky e Klee; semmai un patetico ricordo di Cy Twombly del periodo romano. Ottimo è, per l’Ottocento, confessare un debole per De Nittis e Boldini, persino per Michetti, e ovviamente per Fattori. Si va sempre bene ora con Boccioni, Balla, il primo Carrà. Fra gli scultori, con Moore non si sbaglia mai; glissare su Manzù e semmai ostentare una qualche nostalgia per Medardo Rosso. Se si parla di musica, evitare gli ovvi entusiasmi per Bach, Beethoven, Mozart; Debussy è sempre ottimamente quotato. Con Mahler si va sul sicuro. Ma Schonberg, la dodecafonia, e persino Nono sono argomenti rischiosi, meglio evitare. Ora si è invece tranquilli con Respighi. All’ovvio Verdi è sempre preferibile Donizetti, se non addirittura Puccini. Con Rossini non si sbaglia mai.
Puoi provare a piegarmi. Ma mai mi spezzerai mia cara vita!