Susan Randall – Paura & Coraggio
Spesso la paura è quello che ci impedisce di camminare verso la felicità! Basta pensare a qualcosa di bello e spesso succede qualcosa di brutto, ed ecco che diciamo addio alla felicità!
Spesso la paura è quello che ci impedisce di camminare verso la felicità! Basta pensare a qualcosa di bello e spesso succede qualcosa di brutto, ed ecco che diciamo addio alla felicità!
Pur conoscendo le regole, ho capito che le stesse regole non mi conoscevano affatto!
Le ovvie coincidenze che si presentano nei giorni un po’ insicuri, perché noi le abbiamo desiderate.Torniamo a domandarci perché le nostre vite si amano con quelle degli altri come noi.A volte le risposte si svelano da sole del perché necessitiamo ragioni per morire, o vivere per altri venti anni o giù di lì, in quanto siamo poveri di fragole.E quando non avremo più canzoni da cantare, le penne stilografiche rimeranno nuovi affanni, ma se ci accorgeremo che ci rendono più degni, le accoglieremo come fossero farfalle d’altri tempi.L’istante in cui si accenderà il motore un’altra volta, sarà coalimentato da ragioni e da nonsensi, e se disegneremo strisce nere sull’asfalto, sarà la prova della nostra buia accesa ripartenza.Applicheremo lenti a contatto colorate, per mascherare un altro po’ le nostre anime maldestre.
Poi entri in un tunnel ove non vi è via d’uscita. Ti assorbe ti stringe e ti lascia a terra! Ne uscirai ti chiedi, certo che ne uscirai, ma non sai quando! Ed è quell’attesa del quando che non lascia nulla. Neanche la speranza! E. tutto è, nulla se non una nota stonata!
Inizia a dare e sempre ancora a dare tanto amore. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra strada.
Mi fiondo in questa libertà ignota lasciando una prigonia alla quale ero devota.
Bello quand’ero bambina, guardavo il mondo con espressione diversa, mi chiedevo se fossero tutti matti, adesso guardo la foto e mi dico, non erano matti, cercavano di farti sorridere, e poi, mi guardo intorno, e trovo nulla se non il vuoto e nessuno che cerca di farmi sorridere, seppur di matti al mondo ve ne sono tanti, ma io, io non sorrido!
Pur conoscendo le regole, ho capito che le stesse regole non mi conoscevano affatto!
Le ovvie coincidenze che si presentano nei giorni un po’ insicuri, perché noi le abbiamo desiderate.Torniamo a domandarci perché le nostre vite si amano con quelle degli altri come noi.A volte le risposte si svelano da sole del perché necessitiamo ragioni per morire, o vivere per altri venti anni o giù di lì, in quanto siamo poveri di fragole.E quando non avremo più canzoni da cantare, le penne stilografiche rimeranno nuovi affanni, ma se ci accorgeremo che ci rendono più degni, le accoglieremo come fossero farfalle d’altri tempi.L’istante in cui si accenderà il motore un’altra volta, sarà coalimentato da ragioni e da nonsensi, e se disegneremo strisce nere sull’asfalto, sarà la prova della nostra buia accesa ripartenza.Applicheremo lenti a contatto colorate, per mascherare un altro po’ le nostre anime maldestre.
Poi entri in un tunnel ove non vi è via d’uscita. Ti assorbe ti stringe e ti lascia a terra! Ne uscirai ti chiedi, certo che ne uscirai, ma non sai quando! Ed è quell’attesa del quando che non lascia nulla. Neanche la speranza! E. tutto è, nulla se non una nota stonata!
Inizia a dare e sempre ancora a dare tanto amore. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra strada.
Mi fiondo in questa libertà ignota lasciando una prigonia alla quale ero devota.
Bello quand’ero bambina, guardavo il mondo con espressione diversa, mi chiedevo se fossero tutti matti, adesso guardo la foto e mi dico, non erano matti, cercavano di farti sorridere, e poi, mi guardo intorno, e trovo nulla se non il vuoto e nessuno che cerca di farmi sorridere, seppur di matti al mondo ve ne sono tanti, ma io, io non sorrido!
Pur conoscendo le regole, ho capito che le stesse regole non mi conoscevano affatto!
Le ovvie coincidenze che si presentano nei giorni un po’ insicuri, perché noi le abbiamo desiderate.Torniamo a domandarci perché le nostre vite si amano con quelle degli altri come noi.A volte le risposte si svelano da sole del perché necessitiamo ragioni per morire, o vivere per altri venti anni o giù di lì, in quanto siamo poveri di fragole.E quando non avremo più canzoni da cantare, le penne stilografiche rimeranno nuovi affanni, ma se ci accorgeremo che ci rendono più degni, le accoglieremo come fossero farfalle d’altri tempi.L’istante in cui si accenderà il motore un’altra volta, sarà coalimentato da ragioni e da nonsensi, e se disegneremo strisce nere sull’asfalto, sarà la prova della nostra buia accesa ripartenza.Applicheremo lenti a contatto colorate, per mascherare un altro po’ le nostre anime maldestre.
Poi entri in un tunnel ove non vi è via d’uscita. Ti assorbe ti stringe e ti lascia a terra! Ne uscirai ti chiedi, certo che ne uscirai, ma non sai quando! Ed è quell’attesa del quando che non lascia nulla. Neanche la speranza! E. tutto è, nulla se non una nota stonata!
Inizia a dare e sempre ancora a dare tanto amore. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra strada.
Mi fiondo in questa libertà ignota lasciando una prigonia alla quale ero devota.
Bello quand’ero bambina, guardavo il mondo con espressione diversa, mi chiedevo se fossero tutti matti, adesso guardo la foto e mi dico, non erano matti, cercavano di farti sorridere, e poi, mi guardo intorno, e trovo nulla se non il vuoto e nessuno che cerca di farmi sorridere, seppur di matti al mondo ve ne sono tanti, ma io, io non sorrido!