Susan Randall – Poesia
Per avere un’anima poetica bisogna farsi amica la follia, ed è solo con lei che si riesce a guardare il mondo a colori.
Per avere un’anima poetica bisogna farsi amica la follia, ed è solo con lei che si riesce a guardare il mondo a colori.
Vi sono molte parole che definisco l’amore, io ne ho scelte tre, grazie, prego e…
È l’amore che rende la vita più bella ed è l’amore quell’ala che ti fa volare in paradiso!
Notte sei silenziosa tu notte, neanche tu parli. Forse anche tu come me sei delusa? Notte mi stai ascoltando? Avvolgimi notte, tu amica dei miei pensieri, notte, tienimi stretta mentre accogli le mie lacrime. Notte tu, che accogli la mia tristezza notte tu, tienimi stretta e fammi compagnia!
L’aforisma è un che di poetico massimamente concentrato nel minimo spazio possibile.
L’amore che morì non era poi tanto amore!
L’ambiguità delle nostre lingue, la naturale imperfezione dei nostri idiomi, non rappresentano il morbo postbabelico dal quale l’umanità deve guarire, bensì la sola opportunità che Dio aveva dato ad Adamo, l’animale parlante. Capire i linguaggi umani, imperfetti e capaci nello stesso tempo di realizzare quella suprema imperfezione che chiamiamo poesia, rappresenta l’unica conclusione di ogni ricerca della perfezione.