Susan Randall – Stati d’Animo
Sono le parole semplici che donano l’infinito.
Sono le parole semplici che donano l’infinito.
Mi domando dove alcune persone tengano i sentimenti che dichiarano di avere. Io li porto nel cuore e in base ad essi mi muovo e mi comporto. Non ho bisogno di giurare cambiamenti essi nascono spontanei e restano costanti. Non ho bisogno di dire “fidati di me”, dimostro di meritarmela quella maledetta fiducia. Se si cambia perché si ama, non si torna a “giocare” con il mondo. O ami o non ami. Beato chi ha questo concetto superficiale della parola “amore”, perché io ogni volta che dico che amo, mentre loro tornano a vivere e divertirsi io puntualmente muoio da sola come un cane nell’indifferenza di chi mi ha inflitto quel dolore.
Pennellare un’ombra di serenità su un volto triste, donandogli una poesia, un sorriso, o ambedue.
Ho un buco nell’animo. Ho provato a riempirlo con alcool, tempo sprecato, persone sbagliate, luoghi ameni e finti sorrisi, poi ho realizzato che quel vuoto non lo colmerò mai, né voglio più farlo, perché in esso riecheggia il senso stesso del mio essere.
La pornografia sta all’erotismo come la distruzione di un tempio alla sua erezione.
Questo mondo non mi piace più.
Noi siamo quelli dalle emozioni o forti o niente.