Susan Randall – Stati d’Animo
Sai che c’è? Che alla fine della giornata ti rendi conto che nessuno ti capisce veramente!
Sai che c’è? Che alla fine della giornata ti rendi conto che nessuno ti capisce veramente!
Ma lasciar morire l’amore in te perquanto impossibile possasembrarti adesso, amerai ancora.
Accordo parole, strimpello versi, mi arrangio i testi senza seguir alcuna metrica; ad ogni do, anticipo un “no” ed il sol mi dà fastidio. Piena di bemolle e diesis, aspetto un la che dia vita al mio pentagramma interiore che non segue sinfonia alcuna, ma sa di marcia, ‘ché mi ritrovo ad andare per il mondo come fossi un soldato allineato ad un reggimento di cattivi pensieri e che non ha mai smesso, per tutta notte, di stare sull’attenti.
Scrivo per non morire, scrivo per non smettere di respirare, scrivo per credere che ancora esiste quel che in realtà non esiste!
Ho provato ad essere ed ad avermi. Monotòno, monosillabica. Un soliloquio imbastito con la me più profonda, a fondo, sprofondata. Dislessica emozionale, con i “ti odio” scritti al posto dei “ti amo”, lettere grandi e piccole, con il disagio e l’imbarazzo di parlarne. Corretta solo in letti di fortuna, ansimata, asmatica. Diaframmatica. Non so confessarmi. Non so assolvermi. Eucarestia che si fa carne e non parola.
A volte si sogna. Ma la vita non è solo un sogno. È soprattutto realtà. Un amara realtà. Allora ridiamo infondo cosa c’è rimasto se non sorridere un po’?
Stringi i denti e lotti! Rinunci e ci riprovi! Orgoglio, rabbia e delusione si mescolano in un sapore disgustoso! Ecco che poi un giorno ti guardi, ti ascolti e a stento ti riconosci. Capisci che quel sapore ti ha modificato. Ti ha reso schivo, difficile… a tratti quasi intrattabile e ingestibile! Ma tu sai che la in fondo a te stesso ancora c’è il “Buono”. Tu sai che chi saprà vedere saprà arrivare fino la in fondo e riportarlo alla luce!