Susan Randall – Stati d’Animo
E proprio quando credi di aver capito tutto di una persona, ti rendi conto che infondo non la conoscevi affatto, quasi a dire: “so dove finisce l’orizzonte!”
E proprio quando credi di aver capito tutto di una persona, ti rendi conto che infondo non la conoscevi affatto, quasi a dire: “so dove finisce l’orizzonte!”
Non ti chiedono il permesso, sono come un un velo di respiro. Ti travolgono delicatamente entrano nel cuore. E poi non puoi più farci niente, perché si fondono tra cuore e anima, per non cancellarsi più. Le emozioni.
La razionalità è una cella angusta, ma l’immaginazione è maestra di escapologia.
Forse, ha più paura chi sta dentro alla recinzione di filo spinato, costruita bucandosi le mani pur di mettersi al sicuro, acconsentendo a farsi colpire solo dal cielo quando piove, rimanendo in ginocchio nel fango e con le mani aperte, le braccia alzate in segno di preghiera perché la pioggia cessi. Credo. Penso tema più chi sta dentro al cerchio di fuoco, appiccandosi i roghi nel cuore, tenendo le belve fuori, ma facendosi divorare dai mostri dentro. Deve avere serrature strane, l’anima e chiavi di ferro, la solitudine e cardini di forgia indistruttibile, il tormento quando la tormenta, dentro e fuori, spazza e sfinisce.
Cos’è che ti da la voglia di vivere? Quante volte mi sono posta questa domanda. Troppe volte, e mi sono sempre risposta. La speranza che domani qualcosa cambi in meglio!
A cosa serve l’orgoglio? A niente. Spesso per stupido orgoglio si perdono cose, ma soprattutto persone.
Tacere un sentimento, soffocarlo, non lo renderà invisibile, lo renderà dannatamente intenso e reale.