Susan Randall – Stati d’Animo
Preferisco avere un mondo bianco e nero davanti, che un mondo finto colorato.
Preferisco avere un mondo bianco e nero davanti, che un mondo finto colorato.
Io non sono una seconda scelta, sono una primizia.
E io, all’improvviso, so che il mondo esiste. Che è bello, anche se la mia mente non è del tutto sgombra per apprezzarne in pieno la bellezza. Ma altri la percepiscono e anch’io tra poco tornerò a sentirla.
Semi-stellare, ma con la luna di traverso, di tre quarti, ché a vedermi tutta, mi sentirei troppo piena. Resto così, stagliata nel buio, altera e meditabonda, lambita dai morsi di lupi che della notte fanno il loro tetro teatro ed io, teatrante, intono il loro canto e mi spezzo la voce da umana. Stonata, con le mie distorsioni eccessive.
Preferisco errare e raccogliere ciò che semino con la mia testa, invece di affannarmi a credere in qualcosa creduto da altri!
Alla fine ti stanchi dei doppi sensi della gente, delle sue interpretazioni e manipolazioni, delle battute poi ritratte. Di ciò che riporta ad altri e tu capisci, perché sei nata un tantino intelligente. Sei stanca perché dove non c’è alla base il rispetto non c’è un sentimento vero o sano. Ti stanchi e molli la presa. Non per cattiveria. No. Ma perché non ti fa proprio bene. E in primo luogo sei tu che conti davvero.
Siamo semplicemente il frutto di combinazioni biologiche, di coincidenze spazio-temporali, di irrazionali vortici emozionali. Siamo pelle e sogni, nulla di più.