Susan Randall – Vita
Sii sempre gentile con la vita mi dico, ed io lo sono, il problema è che è lei a non essere gentile con me!
Sii sempre gentile con la vita mi dico, ed io lo sono, il problema è che è lei a non essere gentile con me!
Oggi mi guardo indietro, vedo i miei passi, sembrano seguirmi.
Apro gli occhi e vedo, chiudo gli occhi e immagino… Sto vivendo la mia vita…Apro gli occhi e immagino, chiudo gli occhi e vedo… Sto cambiando la mia vita…
Vorrei vivere più che posso, con l’autenticità delle vite impossibili. Ho un pensiero che mai sarà domo. L’amore senza tempo, in un tempo che non ci è stato amico.
Lo scrittore non deve mai scusarsi se usa con ripetuta insistenza alcune parole al posto di altre. Sai, i termini sono come le persone ed è normale che ad alcuni ci si è affezionati più che ad altri.
Lo trovai, mi stava passando davanti, era inafferrabile così coinvolto dal suo essere di passaggio; era confuso; era solo, perché nessuno riusciva a tenere il suo passo. E lui faceva così, passava. Finii per perderlo e per perdere la concezione di quanto altre volte l’avrei perso. L’ho perso ogni volta che ho creduto di poterlo fermare. Ho perso tempo credendo che fosse possibile averne anche solo un po’.
Senza accorgerci, ci allontaniamo sempre da ciò che eravamo. Mutiamo continuamente, tralasciando ovunque, tracce visibili e invisibili del nostro passato…
Oggi mi guardo indietro, vedo i miei passi, sembrano seguirmi.
Apro gli occhi e vedo, chiudo gli occhi e immagino… Sto vivendo la mia vita…Apro gli occhi e immagino, chiudo gli occhi e vedo… Sto cambiando la mia vita…
Vorrei vivere più che posso, con l’autenticità delle vite impossibili. Ho un pensiero che mai sarà domo. L’amore senza tempo, in un tempo che non ci è stato amico.
Lo scrittore non deve mai scusarsi se usa con ripetuta insistenza alcune parole al posto di altre. Sai, i termini sono come le persone ed è normale che ad alcuni ci si è affezionati più che ad altri.
Lo trovai, mi stava passando davanti, era inafferrabile così coinvolto dal suo essere di passaggio; era confuso; era solo, perché nessuno riusciva a tenere il suo passo. E lui faceva così, passava. Finii per perderlo e per perdere la concezione di quanto altre volte l’avrei perso. L’ho perso ogni volta che ho creduto di poterlo fermare. Ho perso tempo credendo che fosse possibile averne anche solo un po’.
Senza accorgerci, ci allontaniamo sempre da ciò che eravamo. Mutiamo continuamente, tralasciando ovunque, tracce visibili e invisibili del nostro passato…
Oggi mi guardo indietro, vedo i miei passi, sembrano seguirmi.
Apro gli occhi e vedo, chiudo gli occhi e immagino… Sto vivendo la mia vita…Apro gli occhi e immagino, chiudo gli occhi e vedo… Sto cambiando la mia vita…
Vorrei vivere più che posso, con l’autenticità delle vite impossibili. Ho un pensiero che mai sarà domo. L’amore senza tempo, in un tempo che non ci è stato amico.
Lo scrittore non deve mai scusarsi se usa con ripetuta insistenza alcune parole al posto di altre. Sai, i termini sono come le persone ed è normale che ad alcuni ci si è affezionati più che ad altri.
Lo trovai, mi stava passando davanti, era inafferrabile così coinvolto dal suo essere di passaggio; era confuso; era solo, perché nessuno riusciva a tenere il suo passo. E lui faceva così, passava. Finii per perderlo e per perdere la concezione di quanto altre volte l’avrei perso. L’ho perso ogni volta che ho creduto di poterlo fermare. Ho perso tempo credendo che fosse possibile averne anche solo un po’.
Senza accorgerci, ci allontaniamo sempre da ciò che eravamo. Mutiamo continuamente, tralasciando ovunque, tracce visibili e invisibili del nostro passato…