Alessandro Liantonio – Vita
La percezione del tempo è relativa, a meno che non si stia parlando dell’ultima volta che hai fatto la doccia.
La percezione del tempo è relativa, a meno che non si stia parlando dell’ultima volta che hai fatto la doccia.
Piovono sul tetto di una casa disabitatafitte gocce di abbandonocome sui giorni orfanidimenticati dal sole.Piove a dirotto e ingrossa il fiumeche trascina i corpi delusidi identità smarrite.Piove invano sulle ormedi ricordi indelebilipiove su strade sconosciuteche portano chissà dovepiove sulle mie parole stanche, zuppe di nostalgia.
Prenditi tutti i colori che vuoimi hai lasciato senza sanguee senza sangue tornerò a guardare il cielodominare impassibilesulla miseria di città assopite.Saprò di caffe buono,di un’illusione, di noi.Saremo solie non avrò pauradi abbandonare questa terra.Soffierai via la polveredei giorni spesi al riparo dal ventoe torneròforte come Faustad impugnare la spadaper proteggermi dai lividi.Un ritorno a casa, niente di più.
Io e te.Un brivido lungo la schiena.Tiro il fiato.L’attimo prima della vittoria.Un lungo viaggio,la vanità di un istanteconsacrato all’immortalità.
Vorrei nascondermi dove neanche io riuscirei a scovarmi e a farmi male.Vorrei confondere la mia voce tra mille voci purché possa arrivare a te, chiara.Vorrei custodire un’immagine di me, che possa proteggermi quando il silenzio mi invade.Vorrei abbandonarmi alla nostalgia di un passato che non è mai passato.Vorrei vestirmi della stessa sostanza dei sogni.
Notti insonni rafforzano la convinzione che potresti amare (solo te stesso)e che vivere soliè come morire a metà.Goditi i tuoi dubbi (finché puoi)specchiati nel riflesso di giorni che si assomigliano un po’ tutti(come tante falene che non si lasciano prendere)tuffati!Non siamo che goccenel mare delle contraddizioni.
Notti insonni rafforzano la convinzione che potresti amare (solo te stesso)e che vivere soliè come…
Vorrei nascondermi dove neanche io riuscirei a scovarmi e a farmi male.Vorrei confondere la mia…