Alessia Porta – Morte
Bisognerebbe imparare ad onorare le persone meritevoli quando sono in vita, e non svegliarsi un giorno qualsiasi e iniziare ad osannarle solo perché il corso della loro vita è cessato.
Bisognerebbe imparare ad onorare le persone meritevoli quando sono in vita, e non svegliarsi un giorno qualsiasi e iniziare ad osannarle solo perché il corso della loro vita è cessato.
Mi ero preparata per la sua assenza, ora mi preparo per la tua presenza.
La pazzia dicono non abbia tempo, ma provate a chiedere ad un folle se le menti sane non siano state pazze un tempo, tra elettrochoc, polsi legati ai letti, secchiate d’acqua fredda improvvise e la luce del sole vista attraverso le sbarre. Provate a chiedere a quel folle quante menti sane ha conosciuto e dove vivesse la loro pazzia. Dentro ad un manicomio con mura e sbarre innalzate da quelle menti, che hanno decretato che a essere pazzo fosse quel folle.
La scrittura indossa abiti umili e modesti, non assume toni autoritari e non si vanta per le grandi conquiste, persiste nella storia e trionfa nei cuori degli eredi.
Chi legge vive due volte.
Come ho fatto ad intuire che tra quelle pagine ci fosse una storia che mi appartiene!? Sarà che i libri hanno la capacità di scovarti come un cecchino.
Si scrive per sé, si scrive di sé, si scrive nonostante i se.
Fintanto che avrete voglia di raccontarvi, e orecchie per ascoltarvi, nessun libro potrà stancarvi.
Siete proprio sicuri che dopo aver letto un buon libro, siate sempre gli stessi?
Avere una lista infinita di libri da leggere è un po’ come sognare. Avrai la certezza di vivere infinite volte.
Menti creative in ambienti asettici, bisogna sempre un po’ sporcarsi per farsi notare.
Le orme della città, rincorrono il proprio popolo, oltre ogni confine.
Mettendo in moto il bene, si finisce per avere un bene.
Il colore Viola, oro per i miei occhi.
Quello che fai alla terra in un posto, condizionerà la terra in un altro posto.
Vorrei poter essere quel turista che mette per la prima volta piede su questa terra. Provare la meraviglia del forestiero nello scoprire certi angoli nascosti di paradiso, nuotare tra le sue acque cristalline, percorrere chilometri di natura verde, osservarne i tratti a volte aspri, assaporarne i suoi profumi, sarebbe proprio una bella sensazione. Ma poi ci penso, e non c’è fortuna più grande di quella di essere nato in tale paradiso chiamato Sardegna.
Viviamo in luogo dove la maggior parte della gente deve attendere quindici giorni di ferie, salire su aereo, imbarcarsi su una nave, spendere i risparmi di un anno, per poter godere ciò che la natura ci ha riservato. Mentre a noi bastano due pedalate da casa, un asciugamano ed un costume, e si aprono le porte del paradiso, rispettiamola questa terra nostra.