Alexandre Cuissardes – Società
Spesso uomini piccoli sono protagonisti di grandi prepotenze.
Spesso uomini piccoli sono protagonisti di grandi prepotenze.
Un innocente che marcisce in carcere rende marcia tutta la società, un colpevole che cammina libero la offende.
Il più grande reato è l’essere gabbato. Condanna assicurata, vita rovinata.
Non è onestoma non sa esser ladro… è proprio un fallito.
Per cambiare molte cose dobbiamo per forza iniziare a disobbedire a qualcosa.
Chi ha qualcosa di buono da dire si astiene,chi ha qualcosa di buono da dare si trattienechi ha qualcosa da rubare non si riguardachi ha qualcosa da vomitare non si trattiene,chi non ha più niente sopportaper ora.
Il tribunale è una arena dove troppe volte vince il più forte non chi è nella ragione, l’avvocato che fa assolvere un colpevole o fa dare il torto a chi non lo ha vince la sfida, fa bene il suo lavoro ma fa male alla vera giustizia, del resto ad un innocente fanno lo stesso danno sia i giudici scarsi che i grandi avvocati che spesso tutelano i peggiori.
Chi serve lo stato serve il niente, chi serve il niente non serve a niente.
Noi dai giudici non vogliamo i miracoli o la riscrittura della storia, vogliamo giustizia.
Chi ha posti di responsabilità in un settore del pubblico che non funziona o che danneggia la comunità non può far finta di non vedere, chiamarsi fuori. Non ci sono solo i morti sul lavoro, ci sono anche i vigliacchi sul lavoro.
Tutti i responsabili dei tanti settori del “pubblico che non funziona” sanno soltanto ripetere che hanno scarsi mezzi, nessuno di loro ammette di avere scarse capacità.
La legge punisce con la reclusione fino a tre anni chi si rivolge ai tribunali pretendendo di avere giustizia.
È vero che il cittadino non deve sostituirsi alla giustizia, ma quando la giustizia non è presente il cittadino non si sostituisce a niente, esercita semplicemente un suo diritto.
Quando un cittadino si ammazza lo stato perde un pezzo del suo motore, a forza di perdere pezzi il motore si ferma.
Le opinioni sono nella testa e sulla bocca di chi le esprime. I fatti purtroppo sono davanti agli occhi di tutti, e spesso contrastano nettamente con le teorie delle opinioni.
Come fanno a chiamarsi così gli operatori del diritto se lavorano per uno stato a rovescio?
Stiamo attenti a non vedere i fatti soltanto attraverso i racconti di chi ci vende le sue teorie come se fossero la verità assoluta.