Alexandre Cuissardes – Società
I medici in nero: è giusto, per salvare l’anima di qualcuno, cercare di uccidergli il cervello?
I medici in nero: è giusto, per salvare l’anima di qualcuno, cercare di uccidergli il cervello?
Gli italiani hanno fame di pane, Berlusconi ha fame di sottane.
Un cittadino è innocente fino a prova contraria, la giustizia ha bisogno di un colpevole subito, i giornali hanno bisogno dell’uno e dell’altro perché i cittadini possano dividersi fra innocentisti e colpevolisti, difficile conciliare le esigenze di tutti.
Suggerimento ai cittadini. Qualunque cosa vi accada ripetete sempre ad alta voce: “poteva andare peggio”, e fatelo anche quando vi mettete la corda al collo vi sarà di grande aiuto.
La legge non fa testo, la legge fa pretesto, prende tempo e ragione per sé, a te lascia solo quel po’ di resto.
Ci vuole una vita per capire quanta ingiustizia esiste e quando lo capiamo siamo troppo stanchi per reagire.
Per recuperare soldi sicuri lo stato può solo proporre un condono tombale alle mafie, ammesso che loro accettino.
Quando la giustizia manca c’è chi perde i soldi sudati e chi invece si gode i soldi rubati.
La democrazia è una cosa molto bella, il problema è che in italia ognuno la intende a modo suo.
I cittadini ed i politici hanno poche cose in comune, una è la parola “senza”. Molti cittadini sono senza soldi senza lavoro senza speranza. I politici sono invece senza dignità e senza ritegno.
Ha più possibilità di essere aiutato chi ha commesso grossi errori ed ha subito condanne che non chi dalla giustizi è stato ingiustamente punito.
Che un delinquente sia convinto di far bene passi, che un avvocato gli creda e lo difenda va già un po’ meno bene, che un giudice creda all’avvocato che difende l’indifendibile ed emetta una sentenza ingiusta è un tragico risultato.Ma la cosa peggiore è che si continui a pensare che farsi giustizia da soli è un reato.
E meno male che qualcuno aveva detto che i magistrati dovevano parlare solo con le sentenze.
Quando vedremo qualche magistrato o avvocato o giornalista che “scende o sale” a fare il comune cittadino?
In italia siamo allegramente tristi, tristemente allegri, simpaticamente odiosi, odiosamente simpatici, italicamente esterofili, egoisticamente italiani. Se ci incazziamo abbiamo sempre qualcuno a cui dare la colpa. Affondiamo rimanendo con gli abiti asciutti ed il sorriso sulle labbra.
Si scrive: che Dio vi perdoni per ciò che fate. Si legge: che Dio non vi perdoni per ciò che fate: si spera che senta e provveda.
Ai troppi diritti di troppi corrispondono i troppi doveri di troppi.