Alexandre Cuissardes – Società
Chi perde ingiustamente una causa non perde soltanto la voglia di credere nella giustizia, perde anche la voglia di rispettare lo stato e le sue leggi.
Chi perde ingiustamente una causa non perde soltanto la voglia di credere nella giustizia, perde anche la voglia di rispettare lo stato e le sue leggi.
Perché i giornali scrivono che oggi è il compleanno della repubblica, la repubblica non si festeggia, la si commemora il primo novembre.
In Turchia la polizia è intervenuta con candelotti al peperoncino. Il peperoncino potevano usarlo meglio facendo una maxi spaghettata aglio olio e peperoncino.
Se l’imbecillità fosse un reato le carceri italiane sarebbero piene.
I giudici interpretano oppure applicano la legge, a discrezione, la cassazione fa e disfà e nessuno può dire niente, a cosa servono i politici?
Il maggior numero di multe fatte non è quello per eccesso di velocità ma quello per eccesso di necessità di cassa delle amministrazioni.
Eravamo la culla del diritto, adesso ne siamo diventati la bara, in compenso però siamo orgogliosamente la culla del rovescio.
Alla luce di quello che succede nel nostro paese non andrebbe rivista solo la costituzione ma anche qualche sacro comandamento. Ad esempio il quinto, non ammazzare forse andrebbe cambiato in: non ammazzarti.
Il giustizialismo equivale alla dittatura, cambiano solo gli abiti, il primo indossa le toghe ed usa le manette, il secondo indossa le divise ed usa le armi.
I tribunali, le cause, gli avvocati, sono fatti per chi ha torto, non per chi ha ragione.
Se qualcuno viene ucciso va ricercato un assassino, se qualcuno si uccide per malagiustizia o per “la crisi” chi va cercato?
In America per una sentenza di tribunale ritenuta ingiusta la gente è scesa in piazza, se dovessimo farlo in Italia le case resterebbero vuote e le strade e le piazze sarebbero piene.
Un paese dove i furbi fanno più strada degli intelligenti è destinato a fallire ma purtroppo soltanto dopo aver fatto tante vittime innocenti.
Il potere ha inventato l’opposizione per non far capire che è una dittatura.
Chi ha sete di giustizia non si disseta mai.
Finalmente il governo è in grado di far vedere agli italiani quanto è capace nella lotta all’evasione fiscale.Dal 2014 si pagheranno le tasse non più sul dichiarato ma sul nero presunto.
È incredibile che esista un paese dove c’è chi per sperare di avere giustizia domani sia costretto a giustiziarsi oggi.