Alexandre Cuissardes – Politica
Non è la democrazia che costa ma la politica.
Non è la democrazia che costa ma la politica.
Quando succederàe ci saranno le prima notizienon date retta alla stampa di stato,non è vendettanon è follia,ma la nuova giustizia.Qualcuno ha iniziato a farequel lavoro che chi dovevanon è riuscito a fare.
Se mancano il governanteed anche l’oppositore,chi provvederà,a toglierci la pacee darci l’infelicità?
Studia figlio mio, se continui ad essere cosi somaro ed a fare il furbo con tutti tuo padre ti farà smettere di andare a scuola e ti troverà un posto in qualche partito.
Perché non pagare i politici con un “gettone di assenza” invece che di presenza?
Non siamo obbligati a credere in tutto ciò che dice la chiesa, figuriamoci se dobbiamo prendere come vangelo la costituzione oppure l’idea di democrazia dei nostri politici.
Più di un politico giustifica l’alto stipendio dei parlamentari affermando che con stipendi più bassi solo i ricchi potrebbero permettersi di fare politica, ma viene da chiedersi se allora è meglio che a fare politica siano i ricchi o chi con la politica vuole diventare ricco?
Purtroppo anche chi entra in politica con le intenzioni migliori spesso finisce con l’ingrassare le file dei peggiori,evidentemente la politica invece che migliorare i peggiori riesce a peggiorare anche i migliori.
Fino a quando anche un solo cittadino andrà a votare legittimerà una classe politica senza meriti.
Il voto ci serve soltanto a scegliere se vogliamo cadere dalla padella nella brace o viceversa.
Fossi cattivo, vendicativo, li getterei di sotto tutti, a calci in culo, ma non sono cattivo e quindi spero che qualcuno lo faccia per me.
Quando l’ideologia ed il colore politico vengono prima della persona siamo destinati al precipizio.
C’è molto da sperare in un paese dove maestri scarsi e disonesti hanno retrocesso d’ufficio i cittadini migliori nella categoria dei fessi?
Le critiche ai magistrati non uccidono, ma le sentenze ingiuste sì.
Qualcuno mette in dubbio la loro incapacità di “intendere e volere”, quella di volere dimostrano ogni giorno di averla, e ben sviluppata, è quella di intendere (il paese) che manca.
In italia ci sono ruderi che conviene restaurare ed altri che conviene demolire per poi ricostruire, i partiti fanno parte di quei ruderi che sono da demolire se vogliamo ricostruire.
Se questa è una classe politica eletta (in parte) con elezioni democratiche non è che oltre che con loro ce la dobbiamo prendere anche con gli elettori, cioè noi?