Alexandre Cuissardes – Politica
La vecchia politica provoca Grillo, cerca di attirarlo in trappola e trasformarlo in un secondo monti, capro espiatorio per le colpe di altri.
La vecchia politica provoca Grillo, cerca di attirarlo in trappola e trasformarlo in un secondo monti, capro espiatorio per le colpe di altri.
Esiste una quarta soluzione? L’anarchia è per gli intelligenti la dittatura è per i popoli ingovernabili la democrazia è per i paesi civili (quindi molta italia forse è esclusa dalla prima e dalla terza ipotesi)
La storia ci insegna che i dittatori prima o poi vengono appesi. Allora forse corriamo il rischio che a qualcuno possa venire la voglia di rischiare qualche anno di dittatura ma vedere fare pulito di questa democrazia che è solo una sessantennale presa per il culo.
Sembra che Berlusconi abbia speso un po’ di soldi per avvicinare a se il senatore (?) De Gregorio.Se così fosse (ma anche se non fosse) perché non spende qualche soldo per togliere di torno Scillipoti?
Non per fare il bastian contrario ma se una magistrato propone una “rivoluzione civile” possiamo stare certi che per migliorare veramente il paese serve una “rivoluzione incivile”.
Per molti elettori è meglio una promessa oggi che un probabile fatto domani.
Lo scontro generazionale esiste soltanto fra i politici, fra la gente comune non esiste e non è mai esistito, gli incazzati contro i politici partono da zero e vanno fino a 110 anni, e ce l’hanno con tutti i politici, da zero a 110 anni.
C’erano quando c’era mio padre c’erano quando ero giovane ci sono adesso vorrebbero esserci domani, e forse ci saranno. Hanno scoperto l’elisir dell’eterna giovinezza o forse di lunga vita, oppure entrambi. Chissà magari assorbono e trasformano in energia la rabbia del paese. O forse è perché nessun’altro ne in cielo ne in terra li vuole.
Continuate pure ma almeno non cercate la solidarietà, la comprensione, l’avallo. Continuate così ma non chiedete il rispetto. Continuate così ma se scivolerete non aspettatevi una mano che vi aiuti a rialzarvi.
Voi vedete voi sapete voi non fate niente. Se fate fate male o fate per voi. Quindi siete colpevoli.
Ridiamo ai colori la loro dignità, non continuiamo ad umiliarli sfruttandoli per stupide bandiere di partito. Ridiamo alle direzioni, centro destra e sinistra, la loro dignità di indicazioni di percorsi, non di direzioni imposte che portano tutte verso lo stesso burrone.
Ci rendiamo conto che per molti politici usare un linguaggio diverso, concreto e comprensibile è impossibile.Non pretendiamo da loro un così grande cambiamento, ci basta che tacciano.
Una delle autocritiche più di moda dei politici è: “non siamo riusciti a parlare alla pancia della gente”, come se fossero spaghetti. Qualcuno dovrebbe ricordargli che la gente sente con le orecchie, elabora col cervello e condivide col cuore. Forse sono loro che parlano con la pancia, non alla pancia, anzi parlano con qualcosa sotto alla pancia e che spesso corrisponde anche alla loro testa.
La disonestà è fare cose che vanno contro il comune buonsenso ed il bene di tutti, l’imbecillità consiste nel giustificarsi dicendo: “le leggi lo consentono”.
Dobbiamo prendere atto che Fini ha onorato fino in fondo il suo ruolo ed il significato del nome del suo partito, futuro e libertà. Ha assicurato il futuro a 30 portaborse, prendendosi la libertà di farlo. Naturalmente, come al solito, sarà tutto legale.
Quando chi dovrebbe tutelarti ti offende, quando la giustizia non è giustizia, quando difenderti richiede mezzi che non hai, hai due strade, o uccidi te stesso o uccidi chi ti ha portato a questo, purtroppo la maggior parte di noi sceglie la prima soluzione.
Si sono mesi a litigare in strada, hanno bloccato il traffico fregandosene di tutti, hanno bestemmiato e detto brutte parole davanti anche ai bambini, si sono menati di (poco) santa ragione. Alla fine uno dei due è riuscito a colpire l’altro, a stenderlo a terra. Si è guardato intorno ed ha urlato alla gente, – avete visto, sono il più bravo il più forte, ecco, votate me – ed ha consegnato le schede elettorali precompilate, col suo simbolo già barrato. Ma intanto l’avversario, anche se ferito si sta alzando da terra e sta per colpire alle spalle il “vincitore per un attimo”. Intanto il portaborse del caduto che si è rialzato prepara le sue schede elettorali precompilate per sostituire quelle dell’avversario. Ma la democrazia prima di tutto, le elezioni sono sacre.