Alexandre Cuissardes – Politica
Chi è pieno di ideologia di solito è vuoto di buonsenso.
Chi è pieno di ideologia di solito è vuoto di buonsenso.
Per fare ridere abbiamo i comici, per fare piangere le cipolle, per le illusioni i maghi, cosa ce ne facciamo dei politici?
Se è vero che in democrazia vince la maggioranza, e questo paese è ridotto così non è che forse noi siamo un paese a maggioranza di deficienti?
La magistratura non è contenta della politica, la politica non è contenta della magistratura, molte persone non sono soddisfatte né dell’una né dell’altra.
Se lo condannano la magistratura ne esce male perché saranno in molti a pensare che è una sentenza politica. Se non lo condannano saranno in molti a pensare che sono stati spesi molti soldi e si è perso del tempo “tanto rumore per il solito nulla”. In ogni caso ne esce male la magistratura.
C’è chi spera di prenotarsi l’al di là migliore con tante preghiere e chi invece spera di farsi una vita tranquilla in terra tenendosi buoni i magistrati, ed è il caso di molti giornalisti ed altrettanti politici. Speriamo che restino entrambi delusi.
Ci sono politici che pur essendo ridicoli non riescono a fare ridere, in compenso fanno pena e rabbia insieme.
La politica è il concretizzarsi delle idee dei furbi.
Franceschini appoggia Renzi, finché non si gli appoggia.
A volte viene il dubbio che il problema del paese non siano i politici ma gli elettori.
I politici sono i primi a volere che i giovani capaci se ne vadano all’estero. Temono che se restassero qui prima o poi riuscirebbero a strapparli di mano quel giocattolo che si chiama Italia.
In Italia non abbiamo mai avuto un premier degno di questo nome, quando è andata bene abbiamo avuto un seconder (a qualcuno)
Anche oggi scossa di terremoto magnitudo 3.4. Roma trama, la terra trema.
Due domande1) Se chi dice che l’Italia è un paese di… viene condannato a pagare mille euro di multa che condanna dovrebbe scontare chi ci ha costretti a pensarla così.2) Chissà cosa pensava il carabiniere mentre redigeva quel verbale.
“Tutti uguali, tutti pari diritti” va bene soltanto quando tutti sono buoni e bravi.
Forse perché i politici comprendano veramente di cosa si lamentano gli italiani, le rimostranze dovremmo scriverle in inglese, visto che va così di moda.
Da come si comporta questo governo, più che di “larghe intese” sembra un governo di “larghe bevute”.