Andrea De Candia – Comportamento
Se mi conoscete leggendomi attraverso la carta e pensate che essa sia frutto del sacrificio di un albero, ben comprenderete come un bene possa avere le sue radici in un male.
Se mi conoscete leggendomi attraverso la carta e pensate che essa sia frutto del sacrificio di un albero, ben comprenderete come un bene possa avere le sue radici in un male.
“Non mi importa nulla della reputazione”: disse la dignità.
Sono un pazzo calmo.
Il proprio nome è l’unico vestito che non si può mai cambiare.
Spesso chi disprezza le scelte altrui è immemore del proprio passato.
Non sono mai stato un folle: sono solo uno profondamente diverso, così diverso da sembrare folle.
Si illude chi pensa di avere un carattere formato.
Sono sempre in vena di pensieri.
Il volersi bene è sempre qualcosa di più del non volersi male. Puoi non volermi male, ma non volermi bene.
Certe cose ci sembrano così ovvie eppure sono stati altri a svelarcele.
Certe volte sarei molto più onesto, se rispondessi dicendo: “l’ho capito, ma non so spiegartelo”.
Perché scrivo? Semplice, la carta non sta lì a dirmi che cosa devo fare!
Alle volte sogno di essere qualcun altro. Poi mi risveglio. Per fortuna l’idiozia è solo momentanea.
Obbedisco soltanto all’umile servo che è in me.
I lungimiranti sono i primi realisti.
(Perdonami se non ti ho salutato, se non ti ho visto, se ho persino fatto finta di non vederti). Sai, sono come quel folle che corre a cercarsi per le strade del mondo, mentre è inseguito soltanto da un’ombra meschina.
L’ambizione più sana consiste nel voler arrivare ai cuori della gente.