Anna Maria D’Alò

Dipingiti la strada su cui lasciare le tue orme e colorala dei tuoi passi, affinché qualcuno si accorga che tu esisti.

Nello specchio ognuno guarda ciò che vede di se stesso.

La metafora nasce nella fusione del comportamento umano con quello della natura.

La fantasia risarcisce la realtà dei suoi voli persi nella materia.

Non coprirti il volto se resti senza maschera, il carnevale della vita dura il tempo che tu gli concedi se non hai il coraggio di mostrarti così come sei.

Ci sono momenti in cui ti senti sospeso tra il dubbio e la certezza, la scelta e la decisione. Infine non sei tu a decidere, ma sono gli eventi a farlo per te.

Non cerco se non trovo, ma spesso trovo ciò che non cerco.

Ci sono orizzonti su cui non vedi mai sorgere l’alba, perché ti volti indietro a guardare il tramonto del tuo vissuto.

Non puoi ascoltare solo le parole che vuoi udire, ci sono voci che hanno ancora da parlarti, anche se le hai già ascoltate quando erano mute.

A volte mi chiedo se temere di più attimi di follia oppure anni di spietata lucidità.

Noi siamo infinito, non imbrigliamoci nella rete dei limiti.

L’assenza ha sempre il profumo dei fiori nelle stanze della mente.

C’è sempre un’alba che imprigioniamo quando guardiamo solo il tramonto davanti ai nostri occhi.

Gli applausi sono come l’incenso che ti inebria solo quando viene asperso.

Usa la gomma del perdono per cancellare l’errore che ti ha ferito sulla lavagna del tuo orgoglio.

Tutto ciò che dovrà accadere accadrà, quindi vivi senza arginare la tua esistenza con i timori.

Errare è ricominciare, è movimento. Non sbagliare mai è staticità, è non guardare oltre se stessi.