Anna Maria D’Alò

Le piccole cose diventano grandi se tu riesci a ridimensionare ciò che desideri in ciò che già possiedi.

Cavalca le nuvole della fantasia quando la realtà ti opprime e ti costringe a sentirti prigioniero dell’aridità.

Ci sono abissi in cui puoi solo annegare se non avrai imparato a nuotare.

Meditare è il pensiero che cammina con i passi della mente per cercarti.

Nella vita l’uomo è come un ragno con la sua tela: trascorre i giorni a tessere per conquistare, ma infine rischia di rimanere imbrigliato nella sua stessa tela.

Nella vita arriva un momento in cui non ti importa più se piove, grandina o esce il sole, perché hai troppo vissuto nella nebbia.

L’offesa ferisce, l’urlo colpisce e il silenzio uccide, quando si ama.

La semplicità è nel mostrare le nudità di se stessi.

Concedersi ad attimi di follia è come amoreggiare con uno sconosciuto.

Il voler avere sempre ragione è non riconoscere i propri errori. È essere ciechi soprattutto a se stessi.

L’uomo si rivela quando sa di non essere visto e nel buio lo riconosci mentre si spoglia per vestirsi della sua vera identità.

Ci sono deserti che devono essere necessariamente attraversati a piedi sotto l’ardente sole e le bufere. Quando ne uscirai non sarai più lo stesso di prima.

Non calpestare la sensibilità di chi attraversi l’anima, l’una appartiene all’altra.

Si è in buona compagnia se si sta bene con se stessi.

Non si finisce mai di morire e non si inizia mai a vivere se crediamo meno a noi stessi e più agli altri.

Ognuno dovrebbe essere portatore di luce dell’altro, per dileguare il buio.

Vedere non è guardare, forse dovremmo fiutare come i cani il particolare che fa la differenza.