Antonio Curnetta – Comportamento
Alzarsi e scoprire il nuovo giorno è un piacere. Per questo detesto la sveglia: fa di questo momento magico un banale appuntamento col dovere.
Alzarsi e scoprire il nuovo giorno è un piacere. Per questo detesto la sveglia: fa di questo momento magico un banale appuntamento col dovere.
Certe giornate, non appena svegli, si hanno sensazioni così negative che si sa già che il letto appena lasciato sarà rimpianto per tutto il resto del giorno.
Bisogna essere belli dentro per vedere la bellezza negli altri.
L’invadenza è la forma di prepotenza più subdola e fastidiosa.
L’illusione è figlia della speranza, ma orfana della realtà.
La piacevolezza e la godibilità della domenica non sta nel fatto che sia una giornata calma, ma che di domenica siamo noi calmi.
Il giorno è un sentiero che inizia ai piedi del letto da cui scendiamo ogni mattina. Alzarsi presto potrebbe significare farsi una passeggiata anziché un’affannosa corsa.
L’uomo si inganna da solo più spesso di quanto lo ingannino gli altri. La sua più grande ingenuità è non sospettare mai di se stesso.
La mattina pensare a tutte le cose che si devono fare in giornata è il modo migliore per farsi passare la voglia di farle.
Dormire è liberarsi dal peso del proprio corpo e della propria esistenza.
Ogni mattina, al risveglio, apriamo una finestra sul mondo e sulla nostra anima. Ogni giorno, scoprendo il mondo, scopriamo noi stessi.
Non c’è cosa più sacra e benedetta del riposo. Ecco perché la domenica è chiamata il giorno del Signore.
Non mi sforzo più di migliorare le persone che mi circondano. Già sono fortunato se evito che mi peggiorino.
Se provi indifferenza per una persona, la fai soffrire. Se fingi indifferenza, sei tu a soffrire.
Ci risparmiamo tanti errori, non amando, ma quanta vita ci neghiamo!
La rassegnazione è il diritto del cuore a riposare.
Cosa si fa, quando ci si stanca di pensare? Si dorme.