Antonio Curnetta

Ci sono persone con cui scatta un’empatia immediata. Persone, la cui voce, i cui gesti, i cui sguardi, il cui modo di essere risveglia qualcosa dentro di noi che non sapevamo di possedere. Le conosciamo appena ma abbiamo la sensazione che le aspettavamo da sempre, come se rappresentassero tutto quello che ci mancava. Sono persone che attraverseranno magari velocemente la nostra vita, ma ce le porteremo dentro per sempre.

Arriverà il giorno in cui dovrai sbocciare, in cui il mondo dovrà sapere quale fiore sei.

Nella vita gli incontri sfortunati possono capitare a tutti. Ma devi essere una bella persona, se vuoi attirare belle persone.

Le persone sensibili sono di poche parole, ma la loro anima parla continuamente. E lo fa attraverso i gesti, gli sguardi e i silenzi.

Devi sapere sempre dove andare, anche quando non ci puoi andare. Soprattutto quando non ci puoi andare.

Ci sono cose che tu scopri di possedere, solo nel momento in cui le doni.

La domenica mi piace perché, quando sei libero di fare tante cose, anche non fare nulla ti fa stare molto bene.

Le scelte importanti si fanno col cuore, perché la mente valuta, analizza, verifica, ma nella mente risiedono anche tutte le nostre paure. Il coraggio, invece, è una prerogativa del cuore.

Quando non si può fare più nulla di utile, la cosa più utile è dormire.

Quando faccio del bene, non m’importa di essere ricambiato. Mi basterebbe che fosse apprezzato, ma chi lo dà per scontato lo apprezza sempre poco.

Posso cambiare opinione su una persona anche più volte, ma alla fine le prime impressioni si rivelano, quasi sempre, quelle più veritiere.

Si può piacere a tutti, basta non avere un minimo di personalità.

Per chiedere scusa, bisogna essere consapevoli di aver sbagliato. L’umiltà sta in quella consapevolezza.

Non c’è persona più nobile di quella che riesce a gioire per la felicità degli altri, pur avendo la tristezza nel cuore.

Facciamo scendere il sipario su questa giornata. Forse abbiamo sbagliato qualcosa oggi, ma noi non recitiamo mica. Al massimo improvvisiamo, e lo facciamo sempre col cuore.