Antonio Giovannangelo – Figli e bambini
Un genitore dovrebbe essere il primo tifoso per il proprio figlio.
Un genitore dovrebbe essere il primo tifoso per il proprio figlio.
La sfida più grande per un figlio è quella di riuscire ad eguagliare le opere di un genitore.
La mia felicità era legata alla sua. Ogni volta che lei sorrideva, sorridevo anche io.
Il destino non esiste. Il destino è aver avuto le palle di fare quella scelta.
Il tempo è saggio, giustiziere. Raccoglie riflessioni, emozioni, paura e coraggio.
La persona che guardiamo riflessa nello specchio ogni giorno, è l’avversario più duro da battere.
E no cari miei, il “Per Sempre” non si dice, si fa.
Vogliamo sempre far bella figura davanti ai nostri genitori, la ragazza o il ragazzo e migliori amici, quando bisognerebbe solo pensare di rendere fiera quella persona che ci guarda ogni mattina dallo specchio.
Voglio che sia uno di quei baci che non ha mai avuto, come fosse un sogno. Voglio che sia uno di quei baci come a dirle “io ci sarò per sempre”, come a dirle “nel mio cuore non c’è posto più per nessuno, c’è posto solo per te”.
E ho dimenticato il rumore del mare, il vento soffiare sulla mia pelle, il calore dei primi raggi del sole, ma il tuo viso no, non lo scorderò mai.
Perché quando si ama, si ama a prescindere. Non serve dare un bacio solo perché vogliamo un bacio indietro, non bisogna regalare una rosa solo il giorno di San Valentino, portarla a cena fuori solamente perché si festeggia l’anniversario. Se ami davvero lo dimostri ogni giorno.
Non c’è niente di impossibile per due persone che si amano veramente.
E no cari miei, il “Per Sempre” non si dice, si fa.
L’amore funziona come uno specchio. Ogni cosa fatta alla persona che amiamo viene riflessa a noi stessi.
Una persona è come un’idea, se ti entra in testa non va più via.
I nostri cuori non saranno mai distanti. Le nostre menti non saranno mai più vicine come ora.
A volte basta una parola giusta nel momento giusto per colmare la distanza fra due persone.