Arturo Graf – Antichi aforismi
Una donna la quale non abbia avuto, a vent’anni, altra ragione d’essere amata e la bellezza, sarà detestata a quaranta.
Una donna la quale non abbia avuto, a vent’anni, altra ragione d’essere amata e la bellezza, sarà detestata a quaranta.
Quando pure non avesse altre qualità buone, l’amore avrebbe sempre quest’ottima qualità, di rendere piane e facili tutte le cose.
Non v’è lettura più stucchevole e più nociva che la lunga e continuata lettura della prosa della vita. Perciò, se volete durare a vivere, dopo aver letto un volume di quella prosa, procurate di leggere una pagina almeno di poesia.
La dignità vera dell’uomo è quella che non si può vedere con gli occhi.
Chi può possedere in di spirito il mondo non si cura di possedere materialmente una minima parte di esso.
Il paese di più incerti confini che sia nel mondo è quello della umana stoltezza.
La poesia può essere di qualche soccorso per chi deve sostenere il peso della povertà, e di soccorso anche migliore a chi deve sostenere il peso della ricchezza.
Per imparare certe cose bisogna saperne disimparare certe altre.
Nessuno più noioso di chi perpetuamente si annoia.
Certissimo segno d’animo abietto e villano: umiliarsi, se trattato con durezza; se con mansuetudine, insolentire.
Chi vuol essere da più ch’ei non può, riesce da meno di quanto ei potrebbe.
La popolarità è, di solito, una servitù illustre.
La vera modestia nulla ha da spartire con l’umiltà e la pusillanimità.
L’insolenza dei grandi è odiosa, nei piccoli è ridicola.
Se non isperate di poterle sollevare e redimere, tenetevi lontani il più che potete dalle nature abiette, perché dal loro commercio rimarrete, in un modo o in un altro, contaminati.
Ottimo è quel maestro che, poco insegnando, fa nascere nell’alunno una voglia grande d’imparare.
Sebbene possa alle volte parere il contrario, 1 spirito superiore non può essere soggiogato da uno spirito inferiore.