Benedetto Croce – Verità e Menzogna
L’errore non è mai “puro”, che, se tale potesse essere, sarebbe verità.
L’errore non è mai “puro”, che, se tale potesse essere, sarebbe verità.
Non è vero, ma ci credo.
La nostra storia è la storia della nostra anima; e storia dell’anima umana è la storia del mondo.
L’errore parla con doppia voce, una delle quali afferma il falso, ma l’altra lo smentisce.
La critica è un fucile molto bello: deve sparare raramente!
La poesia solo in piccola parte si trova negli innumerevoli libri detti di poesia.
La violenza non è forza ma debolezza.
La maggior parte degli uomini sono filosofi in quanto operano praticamente e nel loro pratico operare è contenuta implicitamente una concezione del mondo, una filosofia.
C’è la formula della saggezza e della sapienza? C’è, ed è questa: riconoscere che senza il male la vita e il mondo non sarebbero, etutt’insieme combattere sempre, praticamente e irremissibilmente, il male e cercare e attuare sempre indefessamente il bene: negare come assurda la felicità e cercar sempre la felicità, negare come assurdo il trionfo definitivo della libertà sulla servitù, della figlia di lei giustizia sull’ingiustizia, del sapere sull’ignoranza, dell’intelligenza sulla stupidità, e praticamente volere e procurare in ogni istante quel trionfo, il trionfo di quell’istante.
Al cerchio ristretto dei discepoli e amici di Croce – composto per lo più di uomini che rappresentano la cultura ufficiale (la scuola, le università, le accademie) io non ho mai appartenuto. Ma ho invece respirato l’aria di altri ambienti in cui l’insegnamento di Croce era penetrato per vie forse indirette.
Strani questi italiani: sono così pignoli che in ogni problema cercano il pelo nell’uovo. E quando l’hanno trovato, gettano l’uovo e si mangiano il pelo.
Ci sono persone colte persino tra i professori!
La giustizia vera è fatta di compassione.
Un’aspirazione chiusa nel giro di una interpretazione, ecco l’arte.
Io dirò subito, nel modo più semplice, che l’arte è visione o intuizione. L’artista produce un’immagine o fantasma; e colui che gusta l’arte volge l’occhio al punto che l’artista gli ha additato, guarda per lo spiraglio che colui gli ha aperto e riproduce in sé quell’immagine.
Un’aspirazione chiusa nel giro di una interpretazione, ecco l’arte.
Io dirò subito, nel modo più semplice, che l’arte è visione o intuizione. L’artista produce…