Blaise Pascal – Comportamento
Ci si persuade meglio, di solito, con le ragioni che abbiam trovato da noi, che con quelle che si son presentate all’intelletto di altri.
Ci si persuade meglio, di solito, con le ragioni che abbiam trovato da noi, che con quelle che si son presentate all’intelletto di altri.
Un nonnulla ci consola, perchè un nonnulla basta ad affliggerci.
Ognuno può giustificare, nessuno vietare.
L’espressione è di tutti ma il sentimento è di pochi!
Volete che gli altri pensino bene di voi? Non parlatene.
Il silenzio è la più grande persecuzione, ma i santi hanno taciuto.
Gli uomini, non avendo nessun rimedio contro la morte, la miseria e l’ignoranza, hanno stabilito, per essere felici, di non pensarci mai.
L’eccitamento che un giocatore d’azzardo prova quando fa una scommessa è pari alla somma che potrebbe vincere moltiplicata per le probabilità di vincerla.
Negare, credere, e dubitare si addicono all’uomo come le corse si addicono ai cavalli.
I guai di un uomo derivano dalla sua incapacità di starsene seduto tranquillo nella sua camera.
Nelle città in cui siamo di passaggio non ci preoccupiamo della stima degli altri. Ma se ci dobbiamo abitare per un po’ di tempo allora ci preoccupiamo. Quanto tempo? Un tempo proporzionato alla nostra vana e fragile esistenza.
Il cielo é una sfera infinita il cui centro é ovunque e la circonferenza in nessun posto.
[Bisogna] cominciare col compiangere gli increduli: sono abbastanza infelici per la loro stessa condizione. Non bisognerebbe ingiuriarli, tranne il caso che ciò possa servire a qualcosa; ma ad essi questo nuoce.
Niente rivela maggiormente un’estrema debolezza di mente quanto il non conoscere che cosa sia l’infelicità di un uomo senza Dio; niente denota maggiormente una cattiva disposizione del cuore quanto il non desiderare la verità delle promesse eterne; niente è così stupido quanto il fare il gradasso con Dio.
Non ci sono che tre tipi di uomini: quelli che, avendo trovato Dio, lo servono; quelli che, non avendolo trovato, s’impegnano a cercarlo; e gli altri, che trascorrono la vita senza trovarlo e senza averlo cercato. I primi sono ragionevoli e felici, gli ultimi sono folli e infelici, quelli in mezzo sono infelici ma ragionevoli.
[Bisogna] compiangere gli atei che cercano: non sono infatti abbastanza infelici? Inveire contro coloro che ne fanno ostentazione.
L’ateismo è un segno di forza di spirito, ma fino a un certo punto soltanto.