Blaise Pascal – Ateismo
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l’anima sia materiale.
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l’anima sia materiale.
Che cosa vana la pittura, che attira l’ammirazione per la somiglianza di cose di cui non si ammirano affatto gli originali!
Così elevato è il nostro concetto dell’anima umana, che non possiamo tollerare di esserne disprezzati, e di non godere della stima di qualcuno. Tutta la felicità degli uomini consiste in questa stima.
Nell’amore, un silenzio val più di un discorso.
L’inclinazione ad amare se stessi è l’inizio di ogni disordine in guerra, in politica, in economia, nel corpo.
Il primo effetto dell’amore è di ispirare un gran rispetto: si ha una sorte di venerazione per ciò che si ama. È giustissimo: non si vede nulla nel mondo di così grande come ciò che si ama.
Il piacere di amare senza osar dirlo ha le sue pene, ma anche le sue dolcezze.
Le belle azioni nascoste sono le più stimabili.
Nell’amore un silenzio vale più di un discorso.
Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest’ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d’impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell’incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l’incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi – come l’esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell’istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l’uno dei quali sia doppio dell’altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle.
L’uomo più saggio non è colui che sa, ma chi sa di non sapere.
Poche amicizie sopravviverebbero, se ciascuno sapesse ciò che il suo amico dice di lui in sua assenza, benchè parli sinceramente e senza passioni.
L’abitudine è quella che rende le nostre prove più forti e più credute: essa piega l’automatismo e questo trascina l’intelletto senza che esso se ne accorga. Bisogna acquistare una credenza più facile, che è quella dell’abitudine la quale, senza violenza, senz’arte, senza prova, ci fa credere le cose e inclina tutte le nostre potenze a questa credenza, sì che la nostra anima cade in essa naturalmente.
Le qualità dell’animo non si possono acquistare con l’abitudine; si perfezionano solamente.
Ho scritto questa lettera più lunga solo perché non ho avuto tempo di farla più corta.
Quando siamo di fronte a uno stile naturale, restiamo stupiti e incantati, perché ci aspettavamo di vedere un autore e troviamo invece un uomo.
Il cielo é una sfera infinita il cui centro é ovunque e la circonferenza in…