Carl William Brown – Politica
1994, la politica si fa spettacolo, diventa kermesse televisiva e pubblicitaria e si sa tutto ciò costa molto, e costerà molto soprattutto agli elettori.
1994, la politica si fa spettacolo, diventa kermesse televisiva e pubblicitaria e si sa tutto ciò costa molto, e costerà molto soprattutto agli elettori.
Ma se i politici affermano sempre di voler salvaguardare i diritti di tutti e soprattutto dei più deboli, come mai una volta eletti non fanno che l’interesse dei più ricchi e dei più forti?
In politica si può far di tutto, ci si può alleare, si può cambiare opinione, si può cambiare colore, bandiera, simbolo, ideologia, l’importante è rimanere però sempre degli ignoranti, questo vi garantirà se non altro un discreto successo.
Ho sempre votato l’opposizione e quand’anche fosse andata al potere avrei di nuovo iniziato a votare per lei.
Una volta un politico mi disse che per forza chi fa politica deve essere ignorante, perché deve governare degli ignoranti, viceversa non ci sarebbe comunicazione, sarebbe come se uno scienziato volesse spiegare la teoria della relatività ad un asino, non è possibile; le nazioni, mi disse, se al governo ci fossero delle persone intelligenti e colte, andrebbero ancora più male, sarebbe la catastrofe completa ed irreversibile del genere umano.
Il capitalismo è lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo, il comunismo è il suo contrario.
I politici, sfruttando la disinformazione pubblica, aiutati in questo dai giornalisti, amano spesso fare confronti con le situazioni internazionali, però omettendo sempre il termine di paragone che a loro non fa comodo.
I politici, gli industriali e gli amministratori a parole tutelano l’interesse dei cittadini, coi fatti lavorano per il proprio.
Ora et labora, che intanto loro si divertono spendendo i tuoi soldi.
Qualunque sia la politica economica, qualunque sia il governo, qualunque sia la congiuntura internazionale, a pagare di più è sempre chi ha di meno.
È difficile che i ricchi imprenditori siano divenuti tali senza sfruttare la gente, dunque non arrivo proprio a capire con che coraggio decidano di mettersi in politica al servizio della gente.
Visto che molti italiani sono dei perfetti mentecatti, non vedo perché lo stato debba negare il permesso di soggiorno agli stranieri.
Spiegatemi perché chi illustra, governa, racconta, diverte e imbroglia questo mondo di miserabili deve essere venerato, superpagato e pure invidiato.
Un tempo i monarchi erano tali per volontà della divinità, ora sono tali per volere della stupidità, il che è praticamente la stessa cosa.
Se un uomo politico non è giusto, onesto, modesto, umile e razionale, non è un uomo politico, è solamente uno sciacallo.
I paesi comunisti dell’est hanno capito che per combattere i paesi dell’ovest dovevano diventare liberisti ed instaurare il sistema capitalistico; l’ignoranza si può combattere solo con l’ignoranza.
La gente comune se ne frega di molte cose, ma soprattutto della politica, così i governanti possono fregare meglio la gente comune.