Carl William Brown – Lavoro
Molti individui lavorano in questa vita e sperano di riposare nell’aldilà, io personalmente preferisco riposare ora e cominciare a lavorare quando avrò finalmente lasciato questo sporco pianeta.
Molti individui lavorano in questa vita e sperano di riposare nell’aldilà, io personalmente preferisco riposare ora e cominciare a lavorare quando avrò finalmente lasciato questo sporco pianeta.
La gente onesta che pur lavorando molto guadagna poco deve capire che la loro vita non migliorerà di certo dando il potere politico a chi ha già il potere economico.
Solo a pochi il libero mercato consente di arricchirsi liberamente, per la moltitudine la libera concorrenza significa solo la libertà di finire in povertà.
Don Lorenzo Milani diceva che l’operaio conosce trecento parole, il padrone mille, per questo lui è il padrone. Ma quando accade il contrario è ancora più triste e si devono sovvertire i ruoli.
La diversità tra il lavoro di un criminale e quello di un avvocato è che quest’ultimo è istituzionalizzato.
Ho sentito un tale affermare che per risolvere il problema della disoccupazione bisognerebbe incrementare il crimine. Ecco un vero realista.
I consumatori ricercano la massima soddisfazione, i produttori il massimo profitto e i lavoratori devono lottare contro il massimo sfruttamento.
Erano in tre e si doveva eseguire un lavoro; il più forte decise che avrebbe diretto le varie fasi dell’esecuzione, il più furbo disse che avrebbe controllato il buon esito dell’operazione e al più debole non rimase altro che iniziare.
I più forti vogliono il liberismo, si, vogliono la libertà di ridurre in schiavitù i più deboli.
Ogniqualvolta scoppia una guerra, per le prime vittime è sempre una guerra lampo.
Se ogni individuo non ha il coraggio di affrontare e combattere i propri guai non c’è guerra e senza guerra non ci può che essere una sconfitta.
Quando imperversa la guerra per ottenere la pace bisogna combattere.
L’uomo in tempo di pace è incoerente, predica il bene e fa il male; in tempo di guerra è più coerente, predica il male e fa il male.
Sia uno statalismo autoritario, sia un liberismo economico sfrenato conducono alla massima disuguaglianza e quindi allo schiavismo, alla violenza ed infine alla rivoluzione.
Per me non esiste la guerra dei sessi, per me esiste la guerra contro la stupidità.
La lotta produce un beneficio pubblico se si sconfigge il nemico, qualunque esso sia.
Una volta si diceva che per avere la pace si doveva preparare la guerra, ma io preferisco sostenere che per avere la pace bisogna sterminare la guerra.