Carl William Brown – Comportamento
Benché il mondo non sia stato creato da scienziati, ingegneri, avvocati o burocrati vari, da questi sarà certamente distrutto.
Benché il mondo non sia stato creato da scienziati, ingegneri, avvocati o burocrati vari, da questi sarà certamente distrutto.
Noi crediamo in Dio, il problema è che lui non crede in se stesso.
Prima di leggere Chomsky non mi ero accorto che l’uomo è l’unico animale che parla, ma ero già consapevole che è l’unico animale che fa un mucchio di fesserie.
Fintanto che non ci si rende conto che una certa visione del mondo è fasulla, non si cambia idea; nel frattempo però i danni causati dalla nostra credulità possono rivelarsi fatali.
Se è pur vero che il linguaggio modifica la realtà è anche fuori discussione che la rende più stupida di quel che è.
Poiché chi deve capire in genere fa orecchio di mercante, è meglio spendere poche parole, ma che siano chiare, piuttosto di sprecarne molte ma che siano oscure.
Alcuni filosofi insegnano a distinguere il bello dal brutto, il ricco dal povero, io mi limito a distinguere la stupidità dall’ignoranza. Come faccio direte voi, è semplice, come fanno loro, bisogna studiare, ci sono delle convenzioni, dei canoni, c’è la critica, e poi, e poi, bla, bla, bla…
Sono proprio coloro che più temono la morte a cercare di rendere l’esistenza del prossimo sempre più invivibile.
La stupidità non è altro che la principale caratteristica di chi si crede un uomo di qualità in possesso della sublime verità e al di fuori di ogni banalità.
Certamente uno può dedurre, interpretare e concludere ciò che vuole, all’infinito; può anche credere di essere nel giusto, ma può solo crederlo, non deve esserne sicuro.
Il male esiste perché esiste l’ignoranza, per il resto la vita come la morte non sono male.
Se non esistesse la stupidità il male sarebbe vita e la morte sarebbe bene.
Nel corso della storia del genere umano vi è sempre stata una sostanziale differenza tra i piccoli ladri ed i grandi ladri, vale a dire i grandi ladri hanno sempre impiccato i piccoli.
A tutte quelle persone che, seguendo le istituzioni, danno più valore ad un documento che non all’essere umano, vorrei ricordare che loro di umano non hanno proprio nulla e che perciò non possono che essere dei documenti.
Se un forte desiderio di onestà, di uguaglianza e di amore non si impossesserà di voi, farete una squallida e misera fine, sarà la vostra morte intellettuale.
Nel cammino dell’umanità, la maturità è pura e semplice vanità.
Meno idee hanno e più parlano, meno sanno e più sono saccenti. Parole vuote, uomini vuoti.