Carlo Bisecco – Frasi Sagge
È impossibile mantenere acceso un fuoco dove qualcun’altro butta dell’acqua!
È impossibile mantenere acceso un fuoco dove qualcun’altro butta dell’acqua!
La pazzia è la più nobile sapienza.
Scrivo perché non so quanto durerà la mia permanenza su questo mondo, nessuno lo sa, ma io voglio lasciare il segno, non mi interessa di essere ricordato con grande fama, mi basterà che un giorno, anche solo una persona, ricordi qualcuna delle mie parole scritte su un foglio con l’inchiostro dell’anima.
Conoscere se stessi è il primo passo per conoscere gli altri.
È il tuo giorno, cercalo, rincorrilo, acchiappalo e poi, vivilo!
Bisogna sempre onorare la memoria delle persone, anche e soprattutto quando non ci sono più.
I ricordi uccidono, e noi moriamo quando i ricordi dentro la nostra testa sono troppi.
La poesia è l’espressione dell’anima.
Dovremmo imparare a dire più spesso ciò che pensiamo realmente e non ciò che gli altri si aspettano di sentire da noi. Non ci riusciamo, forse per paura, eppure non dovremmo aver paura di parlare, parlare ci distingue dagli altri.
La musica arricchisce l’animo e dona emozioni al cuore!
La musica è energia, la musica è sentimento, la musica è amore.
A lei non serviva un pianoforte bello, nuovo, costoso o perfetto, le bastava un pianoforte qualunque per far uscire dolci melodie dal suo tenero cuore, anche il peggiore, perché con la purezza del cuore, rendeva limpide anche le note più stonate.
Perché non si parla mai apertamente della morte? È quasi come se fosse un tabù, un argomento ignobile, eppure la morte è l’unica cosa certa che c’è nella vita.
Si può vincer la morte, basta sapere di aver vissuto appieno tutta la propria vita, aver colto ogni attimo e salvato nella memoria, aver dato il proprio affetto a chi lo meritava, aver vissuto con la gioia di vivere, se una persona è sicura di questo, può morire serena.
Bisogna sempre onorare la memoria delle persone, anche e soprattutto quando non ci sono più.
La bellezza di un libro non è definita solamente da ciò che ti narra, ma anche da ciò che quel libro è in grado di lasciarti dentro.
Iniziai a scrivere, senza pause, scrissi forsennatamente, divenne un’ossessione. Quando smisi di scrivere avevo narrato tutto me stesso, ero libero finalmente, ma mi sentivo anche vuoto, la mia storia non era più soltanto la mia, allora scrissi il miglior finale mai scritto, scrissi del tramonto della mia vita, scrissi della mia morte.