Chiara Micellone – Stati d’Animo
A volte persino sentirsi sbagliati diventa monotono, e prima o poi dal noioso e fallimentare presente si impara a costruire un futuro migliore.
A volte persino sentirsi sbagliati diventa monotono, e prima o poi dal noioso e fallimentare presente si impara a costruire un futuro migliore.
E ora che ho imparato a vivere, adesso che sorrido, voglio dimenticarmi per sempre di come siamo in grado noi esseri umani di morire giorno per giorno.
Mi piacciono le persone che non hanno bisogno di dimostrare niente a nessuno, che sanno chi sono e dove vanno, ma lo fanno in silenzio.
Ho perso tanto per non perdere la vita dietro ai rimpianti.
Il bello delle incomprensioni sono i chiarimenti che le seguono.
C’è un posto per tutti quanti, dove i pensieri cessano di affollare la mente, lì, dove le parole non hanno ragione di essere pronunciate. Quel posto dove i dubbi trovano le risposte alla loro inutilità. Ci si può perdere in un eterno silenzio, senza nemmeno provarci, dimenticandosi della propria esistenza, immergendosi nell’aria come un camaleonte. Perché a volte viaggiare sospesi aiuta a camminare meglio quando si torna a terra. Quel posto appartiene a noi è a nessun altro, perché nulla, assolutamente nulla è inspiegabile come la complessità di ciò che possiamo provare.
Partiremo come le rondini quando l’estate finisce. Tornerà il freddo, ma quando smetterà di nevicare sarà primavera.
Spesso ci illudiamo che gli altri ci possano salvare, e purtroppo a volte capita di essere certi che certe persone ci abbiano salvato. In realtà nella vita ci salvano semplicemente le nostre scelte, le nostre azioni, e perché no, la casualità.
E cosa siamo noi uomini se non occhi e sorrisi pieni di tenerezza, che si perdono, per poi ritrovarsi e perdersi di nuovo?
Dimenticare non è solo sorridere del passato trascorso con una persona che amavi, dimenticare è anche e soprattutto saper sorridere vedendo che quella persona è felice anche senza di te.
Aveva spesso commesso l’errore di seguire il fuoco, bruciando le sue storie. Tutto sommato, nonostante le scottature, era stato un bello spettacolo.
Non è stato facile sai inventarmi delle spiegazioni, quelle che aspettavamo entrambi dalla vita. Solo per accontentarti, sperando che un giorno avresti capito.
In un attimo quello che avevo sempre voluto era lì, ma io non sapevo nemmeno cosa fosse.
L’unica persona che ho sempre aspettato sono io. E quando mi sono ritrovata ho ricominciato a camminare.
Capita a tutti di sentirsi stupidi davanti a così tanta sicurezza, capita a tutti di scambiarla per intelligenza. Soprattutto a chi sicuro non è.
Non pretendo di insegnare e non accetto di essere ammaestrata. Io penso che fra le persone debba avvenire uno scambio, una sorta di arricchimento reciproco. Sono contraria alle imposizioni, accetto la natura degli eventi, senza pretese, senza delusioni. In questo senso penso ognuno di noi sia libero di lasciarsi andare a ciò che sia meglio per lui, senza costrizioni. Per me questa è la libertà.
Notte, porti consiglio? È questo che dicono. Io non ci credo. Io di notte non voglio farmi domande, io la notte mi sento viva. Il mondo è mezzo spento e io sono accesa. Non ho bisogno di farmi domande, non ho bisogno di cercare spiegazioni. La notte mi porta certezza, mi da la possibilità di rimandare e di lasciare spazio ai viaggi mentali.