Chiara Micellone – Stati d’Animo
A volte, quando mi chiedono come sto, non rispondo né bene né male. Rispondo che mi sento come il vento.
A volte, quando mi chiedono come sto, non rispondo né bene né male. Rispondo che mi sento come il vento.
Io, così fragile e così forte. Io, così testarda e così condizionabile. Io, così egoista e così sensibile. Io, così tutto così niente, che mi conosco in tutte le mie sfaccettature e a volte non mi conosco affatto.
Possiamo scusarci per tante cose, ma non possiamo sentirci in colpa di provare un sentimento.
Le perdite sono certezze che se ne vanno, finché alla fine ci si rende conto che l’unica cosa persa siamo stati noi stessi, intenti a recuperare qualcosa di inesistente.
Ci sono persone gelide che hanno un cuore, ma non è il loro quello che stringono tra le mani.
A volte si pensa che una persona non soffra, semplicemente perché nel momento in cui stava a terra ci si è distratti.
Una persona che non ha rimpianti, no, non è una persona che soffre, però è una persona che ha sofferto per liberarsene prima del tempo.
Certe persone né restano, né vanno via: semplicemente si divertono a giocare a nascondino. Quando si rendono conto del fatto che una persona non è più lì per loro si dispiacciono, non tanto per la sua assenza, quanto per il fatto che ha smesso di giocare.
Certe persone non ti apprezzano per quello che sei, figuriamoci per quello che fai per loro.
Ci sentiamo feriti, ma abbiamo ancora il coraggio di colpire l’altro con tutta la forza che ci resta.
Ci capiamo non perché siamo uguali, ma perché nascondiamo le stesse debolezze, gli stessi sentimenti, gli stessi mali e le stesse gioie.
Ci lamentiamo della falsità che ci circonda, ma non ricordiamo neanche tutti i lati della nostra faccia.
L’odore della primavera porta odori spesso amari, di ricordi bruciati, di attimi vissuti appieno e che non saranno mai dimenticati. Ma la bella stagione è anche la rinascita del tempo, un tempo ricco di speranza, di trasformazione, di crescita. In primavera non sbocciano solo i fiori, ma anche le persone.
Cercare di riacchiappare un sentimento che fugge è la corsa più faticosa e inutile che esista, perché più vai avanti, più passa il tempo, più le gambe cedono e la motivazione cala: sai già che non ci sarà alcun traguardo, che non si possono vincere i sentimenti.
Le persone piene di sé dicono di essere forti, perfette, tutto quello che fanno non deve essere mai ribattuto. Ma le persone piene di sé sono fastidiose non tanto per la loro presunzione, quanto per la loro incoerenza. Vogliono continuare a condividere qualcosa che per l’appunto si rifiutano di condividere, perché serve prima di tutto a soddisfare l’appetito del proprio ego. Ma non finisce qui, perché la parte peggiore della faccenda è che pretendono che gli altri stiano lì a guardarli. A bocca asciutta. Senza contro ribattere. E se non lo fanno? Hanno torto marcio, sono dei traditori.
È il tempo che parla del valore di un sentimento.
Ci sono momenti ai quali non sarai mai pronto, neanche quando saranno passati.