Ciro Balzano – Ricordi
I tuoi ricordi non sono nient’altro che l’immagine riflessa di una realtà che è scomparsa. Ma che vorresti rivivere.
I tuoi ricordi non sono nient’altro che l’immagine riflessa di una realtà che è scomparsa. Ma che vorresti rivivere.
La chiesa ha fatto più vittime del nazismo e del comunismo messi assieme, la differenza è che la chiesa uccideva in nome di Dio senza averlo interpellato prima.
Sento la tua labile presenza allontanarsi, avevo scommesso di portarti nel mio cuore ma prima che si fosse aperta la porta, tu sei scappata, lasciandomi da solo; ho voglia di riviverti per assaporare quel mio primo bacio con te, ma questa vita non mi offre la possibilità di tornare indietro, peccato… spero di incontrarti di nuovo in un’altra vita.
Non avrai timore delle tue paure solo quando diventeranno tue certezze.
La musica ha il potere di trasformare le cose che ti circondano e così un fiume di persone senza nome che vagano attorno a te sembrano scomparire o diventare semplicemente esseri in movimento senza far rumore.
Morendo non si diventa santi, si estinguono solo le pene.
C’è chi ci va con gioia, c’è chi ci va con dolore… c’è chi ti manda per errore e chi per amore… c’è chi aspetta con fervore e chi invece ne ha grande terrore… ma tutti prima o poi andremo al Creatore.
La morte ha un’unica nemica, la felicità. Se sei stato felice, sempre felice, accetti la morte serenamente. Ma se come loro, lotti dal primo momento in cui sei nato, per combattere per quella felicità, la morte non l’accetti e cerchi di combatterla ogni volta, fino a quando ti lasci andare perché non c’è più speranza dentro di te.
Io penso che l’Italia sia la nazione della distanza. La distanza tra gli individui, la distanza dal reale, la distanza delle emozioni. È davvero difficile trovare un posto al mondo dove la distanza di tutto ciò sia minima, ma in Italia è ancora più marcata questa distanza. Una naziona costruita e sviluppata sulla distanza non ha presente, non ha certezze e sicuramente non ha futuro.
E dal cielo finisce di cadere l’ultima goccia, chiudo gli occhi, li riapro ed in un istante attorno a me la primavera sboccia.
Ecco quando i cuori si arrestano. Là dove il freddo si ferma e si riscalda, là dove le parole si abbracciano incapaci di descrivere la bellezza di un tramonto.
La felicità è poter respirare l’aria di chi ti dorme accanto.
La voglia più profonda nasce dal divieto più atroce.
Intanto la notte scorre nel suo silenzio, attorno parole che non comprendo, mi vesto di una coltre immaginaria di emozioni e mi difendo.
Non c’è niente che può dare tanta soddisfazione quanto una bella azione fatta con il cuore.
Proprio perché l’apparenza inganna, una persona non dovrebbe essere giudicata per come si mostra ma per come era, e per come avrebbe voluto essere nel contesto in cui vive.
La presenza teme l’assenza. L’assenza trova piacere nell’osservare la presenza. La presenza fugge l’assenza e preferisce vestirsi d’assenza, così da accettar la vista della presenza piuttosto che osservare l’assenza.