Cleonice Parisi – Cielo
Aprirai le ali per dimostrare al Cielo che vali, ma è in Terra che attende la tua serra.
Aprirai le ali per dimostrare al Cielo che vali, ma è in Terra che attende la tua serra.
L’ipocrisia è legger poesia, ed evitare un mendicante per la via.
Nel bacino di un Bambino il Cuore del divino.
Un bacio rubato al fuoco, avrà sempre il sapore del poco.
Chi dipinge nella mente ma nel viver non realizza niente, è come un artista dotato che al creato nulla ha dato.
Il favolista è quell’artista,che della notte non si rattrista,sempre riesce a trovar la pista.
L’Uomo delle Catene, era un uomo evoluto, e sulla terra era venuto per dare all’uomo antico il suo aiuto, ma oggi ahimè abbiamo il suo ricordo perduto.
Ogni parola scritta è uno specchio in cui l’uomo scorgerà riflessa l’immagine della propria anima.
Ardito è l’animo umano che non concepisce certezze, in quanto cavalca accecato dall’incomprensione un cavallo avvezzo a grandi salti, e sul dorso di una così nobile creatura sfida i tempi e le volubili vicissitudini della vita.
La conoscenza talvolta concepisce delle anime malvagie, riconoscerai coloro che realmente appartengono all’albero della vita, chi conosce la via con umiltà saprà diffondere l’univoco messaggio di vita che tu ben conosci.
Aride sono le parole dell’avaro di sentimenti, partorisce ingrate creature che ad esso stesso ritornano come frecce infuocate per divorargli il cuore.
Volubile come il tempo è l’uomo tenero, sorride al sorriso e piange al pianto, non conosce stabile colonna sulla quale porre piede, ma solo debole foglia che vibra al transumar del vento.Egli ancor non sa che i cuori teneri sono la terra sacra in cui il cielo costruisce dimora, e che ogni lacrima versata nel seno di un vero sentimento, sarà l’acqua che darà germoglio al suo cuore, ed ogni sorriso donato, il sole che ne farà maturare i suoi frutti.Se tenero è il tuo cuore, sappi d’essere terra sacra, piangi e sorridi secondo i dettami della tua anima e presto la foglia delle tue incertezze diverrà colonna.
Ci sono pesi che affliggono l’anima, ci sono ostacoli che rendono oscuro il giorno che ci chiama, ci sono ombre che conoscono il nostro nome e la loro voce canta nel nostro cuore.Osserva negli occhi del prossimo la tua immagine riflessa, e vedrai l’orrore che rifuggi.Si generoso con gli altri, e quando cercherai il tuo volto negli occhi della gente ritrovando un sorriso, le ombre dimenticheranno per sempre il tuo nome.
Per te che hai compreso il senso del tuo cammino, supera i baratri che ti sono innanzi e procedi fiducioso incontro a quel orizzonte chiaro che grida il tuo nome. Non cedere all’ingannevole parola che ti vuole, Essere, debole ed in balia dei venti. Tu sei un degno cavaliere, che cavalca un indomito e coraggioso destriero, avvezzo a grandi salti. Salta gli abissi dell’anima e procedi.
L’uomo giunto osserva la sua vita, e non vede in essa alcuna cosa che possa ergerlo a colonna, nessuna voce a lodarlo per la sua cruenta battaglia. Mesto sorride a se stesso dicendo: “Chi ha potuto conoscere la tua lunga e sanguinosa lotta per la vita. Chi ha visto, ha solo guardato il lato esterno del tuo occhio e non le buie visioni della tua anima, pertanto non chiedere onori e glorie per esser giunto. Oggi la più grande festa non è tra gli uomini della terra ma tra quelli del cielo, che vivono attraverso il tuo sorriso, raro uomo che oggi vedi la vita davvero”.
La fame dell’anima congiunge molti ad una sola tavola, nessuno tolga al fratello il suo posto, ad ognuno verrà servita la giusta pietanza.
Si può essere santi, si può essere vergini, si può essere mediocri, si può essere essenziali, ma fin quando sarai queste cose solo per l’occhio estraneo, non lo sarai comunque. È, solo chi si osserva attraverso l’occhio attento della sua anima, perché solo attraverso quella lente vedrà davvero, riconoscendo che non esistono santi, ne vergini, di non essere un mediocre ed inversamente essenziale, ma d’esser un uomo degno di vivere, ed in quanto tale vivrà davvero.