Daniele De Patre

Chi si comporta da verme, come tale verrà schiacciato!

Io non sono nessuno: pienamente consapevole! Purtroppo, c’è chi crede di essere qualcuno. Puntualmente arriverà Tutto, che tutto può. Attendo fiducioso.

Se esistesse, il primo vaccino a cui mi sottoporrei, è quello contro l’ipocrisia.

Se la sensibilità delle persone si potesse pesare, credo che un bilancino di precisione sarebbe eccessivo.

Trovare qualcuno che mi piace nella massa non è difficile: basta guardare ai lati del “gregge”.

Ricordarsi dell’altro solo quando se ne ha bisogno, e se l’altro la pensa allo stesso modo?

Vogliamoci bene: se proprio non riusciamo, almeno non facciamoci del male. Basta ignorarci!

C’è chi insiste col suo fare ed evidenzia le proprie lacune, e c’è chi naturalmente fa grandi cose.

Ci sono tre verbi che vanno sempre più di moda: chiedere, volere, pretendere. Al contrario, ce n’è uno che va scomparendo: dare. Giusto una ripassatina al presente: io do, tu dai, egli dà. A buon intenditor.

Non seguirmi troppo, potresti perderti.

Ero seduto, mi hanno tolto la sedia; camminavo, mi hanno sgambettato; ero fermo, mi hanno pestato i piedi; mi sono allontanato, mi hanno sputato addosso. Li conosco, qualcuno ha pure messo la maschera per nascondersi. Poverini, la “Mano” potente si farà sentire.

Spesso siamo distratti, non riusciamo ad intuire le opportunità che ci vengono date. Far scappare la prima è grave; semmai dovesse capitarne una seconda, sarebbe da gridare al miracolo. Certe occasioni vanno afferrate.

Certamente io non sono messo bene, ma è pur vero che ci sono persone che stanno “fuori” come un balcone.

Parliamo e non ci capiamo, insistiamo ed è peggio… Come stranieri, adoperiamo due linguaggi diversi; meglio lasciar perdere.

Conoscere gli altri? Impossibile se prima non si conosce se stessi.

Quando si dice “predicare bene”. Che tristezza coloro che si lamentano del comportamento di altri, e poi sono la fotocopia.

C’è gente che assomiglia all’immondizia, è dappertutto; a questa piace mettere i “piedi in tante scarpe”. Personalmente preferisco chi porta sempre lo stesso paia di “sandali”.